venerdì 25 luglio 2014

Piumini d'oca, a quale prezzo?



Piumini d'oca eccezionali per proteggerci dal freddo? Si, ma a quale prezzo per questi animali?

Accade spesso che si confonda il concetto di "naturale" con quello di "eticamente corretto", che si confonda la morbidezza con qualcosa che nasconde, invece, dolore e crudeltà nei confronti della vita.
Piumini d'oca, questo l'oggetto del dibattere di oggi. Sono caldi, sono leggeri, sono protettivi, sono così tanto confortevoli e malleabili da adattarsi alla temperatura del nostro corpo...si ma a quale prezzo per le oche?

Di certo un prezzo troppo alto se si considera il fatto che, per ottenere le famigerate piume delle nostre imbottiture invernali, si fa ricorso agli allevamenti intensivi di questi animali, nonché alla spiumatura (generalmente senza anestesia, che ha un costo eccessivo in una politica esclusivamente economica e niente affatto etica!), che è una pratica talmente dolorosa, da provocare spesso la morte di alcune oche per crepacuore.

Ancora una volta, quindi, il benessere umano si fa forte del dolore animale. Un dolore, in cui la morte è solo la celebrazione suprema ed ultima di una vita breve, fatta di capannoni freddi, di forte confusione generata dall'assenza di imprinting genitoriale (fondamentale per la vita degli uccelli, come ci ricorda il buon Lorenz), di terrore per quello che potrebbe accadere da un momento all'altro, di torture vere e proprie, perché togliere con la forza, anzi strappare le piume ad un'oca di due mesi, sul cui corpo, prima ancora che sulla cui anima, rimangono cicatrici profonde e indelebili, se non è è tortura come altro possiamo chiamarla?
- Oca nutrita a forza -

E queste violenze, in genere, si ripetono ciclicamente nel periodo compreso tra i due e gli otto mesi, dopo di che alcune oche vengono macellate e altre finiscono in un altro incubo senza ritorno, quello dell'allevamento per la produzione di foie gras. Cibo ingerito mediante tubi ficcati in gola con forza, dato fino a far scoppiare il fegato dell'animale, che sarà poi servito sulle nostre tavole come specialità unica, proveniente dalla Francia, dove - si sa - la cucina è un vero e proprio culto. Tralasciamo qui il fatto che poi la Francia il più delle volte non lo vede neppure transitare sul proprio territorio questo patè, ma visto che fa tanto tendenza pensarlo, lasciamo quest'illusione ai "buongustai del cibo"!

Sembra sia davvero difficile per l'uomo muoversi senza lasciare dietro di sé scie di sangue. Un sangue mai inevitabile, ma solo frutto della superficialità dell'essere umano o - forse no - della sua tracotanza, del suo pensare che, se mai esistesse una scala dei bisogni planetari, i suoi  starebbero sempre e comunque al primo posto. E qui non parliamo di bisogni primari, come mangiare e bere, ma, piuttosto, di bisogni fittizi, il più delle volte indotti dal mercato economico, dalla pubblicità....

All'interno dell'Unione Europea sono Polonia, Ungheria e Romania che sfruttano in tal modo le oche, mentre nel resto del mondo il primato spetta alla Cina.

Naturalezza ed etica non sono, quindi, necessariamente sinonimi. Teniamolo a mente la prossima volta che decideremo di fare un acquisto per le nostre case. Cucina, stanze e altri ambienti domestici possono risultare confortevoli anche senza doversi far carico della responsabilità del dolore di altre vite. Ciò è tanto più vero quando ad attenderci a casa abbiamo pet di vario genere. Non cadiamo nell'errore di classificare anche noi gli esseri viventi: cani e gatti si, oche no. perché quella vita che incontriamo ogni giorno nei nostri amici a quattro zampe scorre allo stesso modo anche sotto le piume di un'oca, che nasce in un capannone e chiede solo rispetto

Nessun commento:

Posta un commento