mercoledì 13 gennaio 2016

Sono morto oggi.....





"(Sono morto oggi) Lui era stanco di me e mi ha portato al rifugio. Era sovraffollato e ho avuto un numero sfortunato. Sono in un sacco nero di plastica in una discarica ora.
Qualche altro cucciolo otterrà il guinzaglio appena utilizzato e che hai lasciato quando te ne sei andato. Il mio collo era sporco e troppo piccolo, ma la signora l'ha tolto prima che di mandarmi al Ponte dell'Arcobaleno.
Sarei ancora a casa se non avessi masticato la scarpa? Non sapevo cosa fosse, ma era in pelle, ed era sul pavimento. Stavo solo giocando. Hai dimenticato di darmi giocattoli da cucciolo.
Sarei ancora a casa se fossi stato addomesticato? Strofinando il naso in quello che ho fatto mi hai fatto vergognare solo che dovevo fare i miei bisogni come fanno tutti.
Ci sono libri e gli insegnanti per l'obbedienza, tu avresti imparato il modo di insegnarmi ad andare verso la porta.
Sarei ancora a casa se non avessi portato le pulci in casa? Senza medicine anti-pulci, non potevo farle sparire da me dopo che mi hai lasciato nel cortile per giorni.
Sarei ancora a casa se non avessi abbaiato? Stavo solo dicendo: "ho paura, io sono solo, io sono qui, io sono qui! Voglio essere il tuo migliore amico.”
Sarei ancora a casa se ti avessi fatto felice? Picchiandomi non mi hai fatto imparare.
Sarei ancora a casa se avessi avuto il tempo di prenderti cura di me e di insegnarmi le buone maniere? Non mi hai dato attenzione dopo la prima settimana o giù di lì, ma io ho passato tutto il  il mio tempo di attesa che tu mi amassi.

(Ma sono morto oggi) Con amore..."

Ho iniziato la mattina, che fuori era ancora notte, aprendo Facebook e scontrandomi con questo post. La stessa forza di un manrovescio, che improvvisamente ha reso solido e graffiante, mentre tentava di farsi strada per raggiungere lo stomaco, anche il caffè fumante, che tentavo di mandare giù.

Impossibile fermare le lacrime, che già a metà di quanto leggevo scorrevano, senza riuscire a controllarle, senza volerlo neppure fare perché, a volte, non si può mettere un freno al dolore...anzi è bene sentirlo avanzare caldo nelle vene, per tenerne memoria e farne buon uso, per non arrivare mai a sfiorare, nemmeno a distanze chilometriche, la possibilità di ferire un'altra vita così!

E poi lo sguardo è sceso giù, fino alla fotografia, che ancora adesso non riesco a guardare senza sentire un groppo stringere la gola e gli occhi velarsi nuovamente.

Il senso di tradimento è quello che immediatamente mi ha colpito e continua a farlo; a questo non riesco proprio a rassegnarmi. Non è giusto, è troppo facile prendersela con chi è inerme ed indifeso! Sento la rabbia avanzare, ma non voglio cedere alla tentazione di aggiungere altre imprecazioni a quelle già scritte da molti altri prima di me sotto il post. 

Qui non bisogna fermarsi a ricordare all'autore di tutto ciò, che è solo un essere indegno di consumare l'ossigeno prodotto - anche per lui - con tanta fatica dalle piante, che se sparisce dalla terra nessuno piangerà, no qui bisogna andare oltre!

Chi si prende un cane, chi un gatto, chi un pesce rosso, chi un coniglio o una cavia e poi subito dopo si accorge che "non vanno bene", che abbaiano, miagolano, fischiettano come solo le cavie sanno fare...che hanno bisogno di uscire...che graffiano i divani...che rosicchiano i mobili...che mangiano troppo...che hanno bisogno di cure...insomma che vivono e che respirano proprio come tutti noi...ebbene si lo fanno! Sono vivi e non peluche, per cui richiedono amore, attenzione, empatia, proprio quelle competenze di cui ogni essere umano - degno di tale nome - dovrebbe possedere!

E, invece no. Se un animale non risponde alle nostre esigenza lo diamo via, lo facciamo sopprimere!!!

Che orrore, davvero! Sento un dolore profondo davanti a tutto ciò, difficile da esprimere, pur cercando le parole migliori per farlo...

Così, mentre pensavo a tutto ciò, dall'altra stanza uno dei miei due canetti è corso in cucina. Forse
avrà sentito il rumore delle lacrime, che scendevano. Silenziosamente si è avvicinata, piccola Trilly, anche lei superstite...si è sollevata sulle zampe posteriori e con una carezza e un incrocio di sguardi il cuore è tornato a battere regolarmente....

Non so il nome del cane della foto. Piccolo amico ti chiedo scusa per chi non ha saputo riconoscere in te amore puro, dedizione assoluta, essenza di una vita....spero ora tu sia felice, come qui non ti hanno concesso di vivere...
Buon ponte dell'arcobaleno, che da oggi con te ha un raggio in più!



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