giovedì 13 ottobre 2016

Lettera aperta ai volontari...orde impazzite o risorsa sociale?




Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo
in cui egli tratta gli animali.
Immanuel Kant


Il nostro è un Paese che sempre più si fonda sul volontariato, sulle risorse offerte da migliaia di persone, che da Nord a Sud, dedicano, ogni giorno, buona parte del proprio tempo ad aiutare chi si trova in difficoltà...senza esclusione di colpi, per cui poco importa se si tratti di bipedi o quadrupedi, se siano piumati o pelliccia dotati, l'importante è aiutare!

Da sempre mi interrogo, però, sul significato del termine "volontariato", dal momento che, anche se di primo impatto sembra nobile e fondamentale, tuttavia nasconde in sé anche molti lati oscuri. Primo fra tutti: quando è giusto farlo e quando, al contrario, va evitato, perché rischia di togliere lavoro a qualcun altro?

Dopo 30 anni di lavoro nel Terzo Settore e altrettanti, se non di più, di volontariato all'interno di varie realtà, ecco, questo è un punto particolarmente delicato sul quale mi trovo sempre più spesso a riflettere. Il volontario dovrebbe affiancare, essere la risorsa in più e, invece, spesso lo si usa quale sostitutivo della figura qualificata.

Risultato: si toglie quel poco lavoro, mal retribuito, che, tuttavia, ancora offre qualche possibilità, in particolar modo nel sociale.


TUTTI GLI ANIMALI


Così da qualche tempo ho deciso fermamente niente più volontariato in realtà, che prendono finanziamenti e che, perciò, hanno le risorse finanziarie utili per permettersi del personale.


E, di conseguenza, ho cominciato a fare altro. In particolare con il blog e, poi, con attività su campo di raccolta pappe, cibo ed organizzazione eventi a favore di associazioni animaliste, che non ricevono alcun sussidio.

Al di là delle lotte intestine, inevitabili laddove primeggi il voler apparire piuttosto che il saper essere (lotte del quale il mondo animalista non è davvero scevro e chi vi opera ben sa di cosa sto parlando) sono giunta alla conclusione che in realtà fare il volontario in quest'ambito è davvero una scelta difficile.

In questi anni ho conosciuto persone che dedicano gran parte della propria vita a cercare di rimettere un pò di ordine in questa relazione troppo spesso malata tra uomo ed animale. Ognuno come può. Chi entrando nei canili e nei gattili per dare una mano, Chi organizzando presidi di fronte ai macelli, come i volontari di NOmattatoio. Chi portando avanti investigazioni e denunce, come gli attivisti di Essere Animali o di Animal Equality. Chi aiutando conigli, cavie e altri piccoli roditori. Chi accogliendo, stallando, ospitando e curando piccoli e grandi amici in difficoltà...

Certo il volontario non è una creatura perfetta (e meno male!), ma c'è e cerca sempre di fare al meglio ciò che ha scelto di fare, oltre ogni possibile demonizzazione ("Amate solo gli animali e non gli uomini"...ma chi ve lo ha detto?) o canonizzazione ("Siete degli angeli!"...ma anche no), che tanto poi - si sa - gli opposti si sovrappongono e non portano a nulla.

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La recente esperienza di collaborazione, iniziata in estate, con le diverse associazioni, che operano in difesa dei conigli, mi sta dando tanto. 

Lo scambio quotidiano di successi e fallimenti, il confronto, la condivisione sono quella marcia in più, che aiutano a non sentirsi né soli, né folli, come spesso gli animalisti vengono tacciati di essere.

Ma anche la conoscenza con persone speciali ha dato un senso diverso alla mia vita. 

Penso a tantissime di loro, chi con la propria energia travolgente che non si ferma neanche davanti ad una porta di tribunale, con mia immensa stima (vero Loredana?)...chi con impetuosità e testardaggine, che spesso dici si tanto per non strozzarla, anche se è una parte del tuo cuore (ti dice nulla Isabella?)...chi con il suo entusiasmo contagioso, anche in un momento per me così difficile come questo (giusto Fabio?).

E quindi mi sono detta: per un giorno non voglio pensare solo alle cose negative, non voglio condividere solo appelli terrificanti corredati da fotografie, che mi lasciano sempre più frequentemente attonita di fronte alla ferocia di parte dell'umanità nei confronti degli animali, ma voglio, piuttosto, scrivere una lettera aperta ai volontari animalisti, ma non solo!

Esprimere il mio grazie a chi sa vivere senza etichette, senza bisogno di apparire, perché riesce ancora a mettere al centro dei propri pensieri l'altro, in qualsiasi forma questi gli appaia di fronte!

Tra poco arriverà il freddo quello vero e ognuno di noi sa bene come, con l'inverno, i problemi triplichino nei rifugi, in strada, nelle fattorie delle coccole...quindi è importante creare rete, tessere relazioni e riuscire a condividere tra noi....

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Un appello arriva molto più facilmente a destinazione se diverse persone lo fanno rimbalzare in rete...una coperta che non serve a qualcuno, per un altro è una risorsa preziosa...insomma piccoli gesti fanno - come sempre - la differenza!

Un ultimo grazie di cuore va poi a due persone che hanno reso la mia vita diversa: Isabella e Giulia, dalle quali sono arrivate le due splendide creature che vedete in foto. Loro sono Trilly (la canetta bianca e nera) e Speed (ovviamente l'altro), salvati da morte certa - viste le condizioni in cui sono arrivati - da un canile lager del sud.

Ogni giorno vivere con loro mi ricorda che l'amore fa miracoli e che la fiducia è un bene, che si compra a caro prezzo, ma che non eguali! In ogni loro sguardo rivedo la speranza di tantissimi altri animali che hanno diritto ad una vita dignitosa e questo mi ripaga anche delle tantissime lacrime versate nel corso degli anni, ogni volta che un piccolo amico è volato sul ponte, lasciandomi più sola e più ricca allo stesso tempo.

E con questo rinnovo la disponibilità ad usare il blog per condividere appelli, per fare richieste di cucce, pappe, medicinali (NO SOLDI!) e per promuovere iniziative.


Sabrina Rosa

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