martedì 17 marzo 2020

#aiutiamoadaiutare Il coronavirus non ferma la solidarietà e l'associazione di volontariato Un tesoro di cane onlus scende in prima linea




Troppo spesso sentiamo dire che chi ama gli animali è indifferente alla sorte degli umani. Uno stereotipi radicato con forza nella gran parte delle persone, come se una vita fosse diversa da un'altra solo perchè esprime tutta la sua energia in un corpo dotato di quattro zampe e non di due gambe.

Ecco, oggi voglio parlarvi proprio di chi è in prima linea per smentire questo pregiudizio, mostrando come sia possibile continuare ad aiutare i piccoli amici a 4 zampe in difficoltà, senza però rinunciare ad essere umano, nel senso più stretto della sua espressione.

Questo è l'impegno dell'associazione di volontariato Un tesoro di cane onlus, la quale, in occasione dell'emergenza da coronavirus, ha deciso di devolvere parte del ricavato raccolto attraverso le donazioni provenienti dai prodotti di Pasqua, all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

A qualcuno potrebbe sembrare un piccolo gesto, una minima goccia nell'oceano, ma per chi opera nel settore del volontariato, non è affatto così. Una realtà, che vive esclusivamente di donazioni, di mercatini, di sacrifici, difficilmente riesce a portare avanti le proprie attività già in condizioni normali, per cui le cose diventano ancora più complesse in un momento come questo in cui le adozioni sono ferme, gli spostamenti dei cani per arrivare nelle poche famiglie, che li hanno richiesti impossibili e la quotidianità diventa allora davvero una lotta contro il tempo...

Forse la cosa più semplice sarebbe, allora, quella di chiudersi ancora di più in se stessi, ma non tutti si voltano dall'altra parte, perchè chi sa riconoscere il dolore ed il terrore, dettato dalla paura di non sapere che cosa gli sta per accadere, negli occhi di un cane, di sicuro lo riesce a vedere ancor di più in quelli dei propri simili...questa si chiama Umanità!

E da qui nasce l'idea dei volontari di Un tesoro di cane, che invitano a sostenere il loro progetto pasquale in tutta Italia, restando comodamente a casa così come indicato dalla legge, perchè uniti siamo tutti quanti meno soli. 

Di seguito vi riporto il loro comunicato, contenente le modalità per poter sostenere quest'iniziativa:

"I NOSTRI PRODOTTI DI PASQUA PER VIVERE UNA QUARANTENA PIU' DOLCE CHE FA BENE ALL'ANIMA, AI PIU' SFORTUNATI SIA A DUE CHE A QUATTRO ZAMPE! <3 
In questo periodo surreale, noi non ci fermiamo come non si fermano le emergenze ed i soccorsi. Oltre ai nostri Tesori, l'emergenza che siamo costretti a vivere non poteva che portare la nostra attenzione anche alle precarie condizioni in cui versa il nostro sistema sanitario che si trova a combattere con personale non sufficiente, posti letto non adeguati e respiratori che rischiano di non bastare per tutti. Per questo motivo, abbiamo deciso che per  le donazioni per i prodotti pasquali divideremo il ricavato ( al netto delle spese) con l'ospedale Spallanzani di Roma, in prima linea per la lotta al Coronavirus. 
Come fare? basterà scrivere una mail con la "lista della spesa"  e l'indirizzo di spedizione alla mail ambraegiulia@gmail.com. noi confezioneremo il pacco e lo affideremo alle Poste/Corriere a seconda delle disponibilità. 
una volta avvisati della spedizione potrete fare una donazione al nostro iban  IT22Q0200805056000103791588 INTESTATO AD "un tesoro di cane" CF 97849920588.
Ogni donazione con causale " Pasqua, siate virali, ma per UTDC, aiutateci ad aiutarli", al netto delle spese verrà divisa a metà tra UTDC e l'ospedale Spallanzani di Roma.
Donare poi ha il doppio vantaggio: potrete scaricare la donazione! il 35% può essere portato in detrazione, o, in alternativa potrete dedurre!
- chiediamo scusa in anticipo se dovessimo avere dei ritardi nella logistica dovuti alla particolare situazione che siamo tutti costretti a vivere, come sempre faremo del nostro meglio! e assicuriamo incarti più che accurati per le uova! #untesorodicane #untesorodilagotto #siatevirali #aiutateciadaiutarli #spallanzani".

Si tratta di un piccolo gesto che ci aiuta a sentirci più umani, meno soli, più uniti e soprattutto parte di una grande ed unica realtà, che si chiama VITA.

Niente accade mai per caso. Forse questi giorni di sofferenza potrebbero aiutarci a diventare persone migliori, sta a noi scegliere quale strada seguire nel futuro...Il cuore non ha confini, sa andare anche al'interno del freddo box di un canile, attraversare i reparti di rianimazione di un ospedale ed arrivare a lambire i limiti più dolorosi di qualsiasi realtà quando c'è bisogno di aiutare, perchè questo ci rende diversi e ci aiuta a dare un senso al nostro esistere.

Al momento purtroppo la maggior parte di noi non può fare grandi gesti, come quelli che ogni giorno stanno compiendo operatori sanitari e personale di supporto, che operano in prima linea...Ma questo non ci autorizza a rimanere indifferenti, un'alternativa esiste sempre..Intanto possiamo iniziare da qui restando a casa e supportando chi rischia anche per noi, il resto lo faremo più in là....quando finalmente potremo tornare ad abbracciarci in strada tutti insieme!


venerdì 6 marzo 2020

Coronavirus: cani e gatti non lo trasmettono e non ne sono portatori…Stop alle fake news e a chi gioca facendo terrorismo inutile






Come non bastasse il caos totale, che ha investito in questi giorni il nostro Paese, a causa della diffusione del Coronavirus, ci si mettono anche il virologo improvvisato o il terrorista dell’ultimo momento a creare il panico (tralascio i tuttologi dei social, perché quelli non mancano mai) andando ad affermare in giro che cani e gatti potrebbero essere fonte di contagio o incubatoi della malattia e molte altre cose del genere prive di qualsiasi fondamento. Cosa non si farebbe per cinque minuti di gloria in televisione no?

Ecco perché è bene ribadire che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stessa ha smentito la notizia e che sia l’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, come anche il Ministero della Salute e l’Istituto superiore della Sanità, hanno creato un vero e proprio vademecum (dsponibile on line), per contrastare la diffusione del contagio, all’interno del quale, alla sezione “animali” si evidenzia quanto segue su possibili dubbi e timori:

1. Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus.
La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.
2. Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla.
Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.
3. Sono possibili importazioni di animali o di prodotti di origine animale dalla Cina?
A causa della presenza di alcune malattie degli animali contagiose in Cina, solo pochi animali vivi e prodotti animali non trasformati sono autorizzati per l'importazione nell'Unione europea dalla Cina.
Non vi è alcuna prova che uno qualsiasi degli animali, o dei prodotti di origine animale, autorizzati all'entrata nell'Unione europea rappresenti un rischio per la salute dei cittadini dell'UE a causa della presenza di SARS-CoV-2 in Cina”.

Penso che tutto ciò dovrebbe sciogliere ogni possibile dubbio in merito all’argomento e che dovrebbe aiutarci a riflettere a fondo su uno specifico aspetto della questione: chi mette in giro alcune voci, si rende forse conto del danno che potrebbe provocare alla condizione dei nostri pet? Tutti noi sappiamo quanti abbandoni ci sono ogni anno, quante poche adozioni vengano fatte, per cui leggere o sentire in televisione il personaggio del momento, che diffonde panico e confusione, davvero non aiuta tutti coloro che, ogni giorno, cercano di fare qualcosa a sostegno dei più deboli, quali cani, gatti ed altri animali domestici nel nostro Paese ancora risultano essere.

Ci rendiamo conto del fatto che non si può scherzare in questo modo con altre vite? Perché voler trovare per forza un untore o una causa non è la soluzione giusta per mettere a tacere le nostre paure.
Ad essere sincera quello che maggiormente mi spaventa in questo momento storico, oltre al virus naturalmente, è la scarsa, se non nulla, empatia che, ancora una volta, noi esseri umani stiamo dimostrando dapprima verso i nostri simili e poi anche verso gli altri animali non umani…

Un po’ il solito modo di essere italiano schettinianiamente diffuso, per cui all’affondare della nave tutti a trovare posto sulla scialuppa e pochi a preoccuparsi di chi rimane intrappolato a bordo, destinato inesorabilmente ad affondare, perché non ha le risorse o le forze per mettersi al riparo.

Ecco noi animalisti ancora una volta stiamo facendo il possibile…Probabilmente ci sarà il solito che leggendo penserà – mi sembra già di vedere le nuvolette che aleggiano sulla sua testa! – che: “Basta con questi animali, pensiamo alle persone!”.

Ecco, io sono fermamente convinta che chi ama davvero gli animali, pensa anche alle persone, perché ama in primis la vita e non fa differenza di razza, specie o altro, non è questo il suo intento…

Per visto il particolare periodo che noi tutti viviamo, nell’anno dell’amore al tempo del virus, rimbocchiamoci ancor di più le maniche – ormai siamo quasi in canottiera lo so, perché ogni giorno le alziamo un millimetro in più -  e facciamo sentire la nostra voce, perché non si diffondano notizie false, non ci siano allarmismi inutili nei confronti degli animali e, soprattutto, non si crei un alibi per tutti quelli che non aspettano altro che il giusto input per mollare in strada il proprio amico a quattro zampe.

Ricordiamoci che è l’ignoranza che uccide, prima ancora di qualsiasi virus presente sulla terra.