lunedì 26 ottobre 2020

25 gatti abbandonati nella notte davanti al gattile romano gestito dall'associazione "I mici del San Camillo"

Roma sta veramente vivendo le pagine più buie della sua tradizione animalista. 25 gatti abbandonati nella notte come fossero oggetti senza vita e senza valore

Mentre cercavamo ancora di capacitarci del perché fosse stata sterminata una famiglia di cinghiali ed eravamo pronti a scendere in piazza per la manifestazione di sabato scorso, ecco che da un'altra parte della città si metteva in atto un nuovo episodio di violenza assoluta.

Approfittando del buio della notte e dell’isolamento del luogo, infatti, qualcuno ha abbandonato di fronte alle porte di un gattile romano, gabbie e trasportini contenenti 25 gatti tra adulti e cuccioli. Alcuni di loro anche feriti, come vedete in foto...

 


Quindi, ad inizio giornata, i volontari si sono trovati a gestire nove trasportini con all'interno due, tre gatti ammassati, una gabbia con all'interno altri 4 gatti di 4-5 mesi ed altri due trasportini in cui c’erano una mamma con 5 gattini di poco meno di due settimane e, infine, un ennesimo trasportino con altri 4 cuccioli di 40 giorni.


Creature indifese, in alcuni casi ferite, lasciate senza alcuna pietà, senza alcun rispetto per la vita in balia del freddo e di chissà cosa altro poteva loro succedere…in attesa che sorgesse l'alba e che i volontari andassero ad aprire la struttura.


Struttura che va detto è assolutamente privata, priva di donazioni pubbliche e che già di suo ospita oltre 100 gatti nutriti e curati esclusivamente con le donazioni ed i soldi dei quattro volontari, che si prendono cura di queste anime.

Dove sarà finita quella famosa empatia, che dovrebbe caratterizzare un essere umano. Dove starà non dico l’amore (meglio non esagerare visti i tempi!), ma quanto meno il rispetto per questi gatti innocenti, che saranno stati terrorizzati per la paura e bloccati dal dolore, laddove c’erano anche condizioni di ferite evidenti?

Ancora una volta delle creature innocenti rischiavano di pagare un prezzo molto alto per non aver commesso alcun crimine, se non quello probabilmente di essersi fidati delle persone sbagliate, visto che comunque sono state catturate.

Speriamo come sempre che qualcuno paghi e che le telecamere abbiano ripreso quello che è accaduto, perchè i volontari dell’associazione “I mici del San Camillo onlus” abbiano giustizia e soprattutto affinchè non si ripeta più un episodio simile. Forse la gente non si rendo conto di quanto lavoro esiste nel mandare avanti una struttura del genere, di quanti sacrifici si fanno quotidianamente, di quanto amore viene messo in ogni singolo gesto e il gesto di un folle non deve inficiare tutto quanto e mettere a rischio delle vite, così come accaduto qualche notte fa.

Ora i mici sono in mani sicure, li stanno curando e sistemando, ma quanti altri fatti simili Roma dovrà ancora sopportare?


Instagram: brinarosa70

venerdì 23 ottobre 2020

Giustizia per i cinghiali di Roma



Il 24 ottobre tutti in piazza del Popolo per chiedere che venga fatta giustizia per la famiglia di cinghiali sterminata nella Capitale e che chi ha commesso questo orrendo crimine paghi

Si terrà domani, sabato 24 ottobre 2020, a Roma e precisamente in Piazza del Popolo, la manifestazione di sensibilizzazione, che ha come scopo quello di chiedere giustizia per i sette cinghiali giustiziati qualche giorno fa, senza aver commesso alcuna colpa, se non quella di essersi fidati degli esseri umani.

All'evento saranno presenti numerose associazioni animaliste, ma anche liberi cittadini, mamme con bambini e chiunque sia ancora in grado di sdegnarsi di fronte ad alcuni fatti, che fanno rabbrividire e che mai prima d'ora si sono verificati nella nostra città.

Di seguito il PROGRAMMA COMPLETO dell'evento:

"Ore 14,30 Inizio e Presentazione manifestazione. Verrà discussa:

• Finalità

• Programma

• Modalità

 

Ore 15,00 Proiezione video che mostra l’uccisione dei cinghiali

Ore 15,10 Le famiglie con i bambini saliranno sul palco o, in mancanza di esso, si

posizioneranno in prima fila davanti a tutti. Verrà chiesto un minuto di

silenzio per ricordare la mamma e i cuccioli uccisi nel parco.

Subito dopo partirà una musica mentre scorreranno le immagini dei cinghiali

morti.

Sarebbe bello far fare ai bambini dei disegni da portare e tenere in mano

mentre scorrono le immagini.

Ore 15,20 Ascolto testimonianze dei bambini e dei loro genitori sugli eventi di venerdì 

16 ottobre

Ore 16,00 Inizio interventi da parte dei partecipanti che hanno inviato richiesta entro

venerdì 23 (ore 23:00) all’indirizzo email animaliberaction@gmail.com

Si chiederà:

• Chiarimento su quanto accaduto tramite l’accesso agli atti;

• Revoca del protocollo vigente

• Partecipazione ai futuri tavoli tecnici dove sono interessati gli animali;

• Richiesta dei verbali dei prossimi tavoli tecnici qualora non venga

garantita la partecipazione delle associazioni animaliste

• Valutazione per soluzioni alternative all’abbattimento esponendo varie

proposte delle associazioni animaliste

 

MODALITÀ’ E SVOLGIMENTO

La manifestazione è aperta a tutti purché i partecipanti rispettino le misure inerenti al

distanziamento e all’utilizzo obbligatorio delle mascherine.

Si raccomanda un comportamento consono allo spirito dell’iniziativa e non saranno ammessi

comportamenti incivili e violenti.

Non sarà possibile indossare MASCHERE che coprano il viso

 

Sono ammessi STRISCIONI, LOGHI E CARTELLI

L’ordine degli interventi sarà del tutto casuale onde evitare polemiche sulle precedenze di ognuno.

Un bambino estrarrà da un contenitore i nomi di chi ha manifestato il desiderio di parlare.

Per dare spazio a tutti di intervenire ci sarà un tempo massimo che verrà deciso in base al numero

di persone che vorranno prendere parola (le associazioni hanno la precedenza).

 

Le associazioni che rappresentano anche un partito politico, avranno la possibilità di parlare a

patto che l’intervento sia finalizzato ad esporre le proposte politiche a sostegno degli animali e

non si trasformi in una propaganda politica. Il testo dell’intervento dovrà essere inviato

all’indirizzo email animaliberaction@gmail.com entro e non oltre le ore 23:00 di Venerdì 23

ottobre 2020.

Non sono previsti dibattiti politici.

 

Ricordiamo che gli animi sono caldi ma l’invito è quello di non trasformare la manifestazione in

un'arringa e rispettare la partecipazione dei bambini in piazza.

Gestire al meglio questa protesta sarà compito di tutti. La presenza delle televisioni sarà una

grande opportunità per dar voce a tutti gli animali, un'occasione per porre l’attenzione su di loro.

Non deludiamo le aspettative dei cittadini che si aspettano da noi un atteggiamento pacato e

rispettoso.

Noi animalisti veniamo spesso criticati e derisi, non offriamo ai giornalisti pretesti per venir

attaccati.

 

ABBIGLIAMENTO:

Raccomandiamo un abbigliamento uniforme, vestiti di nero. Sia per un impatto visivo di grande

effetto, sia per risaltare lo spirito luttuoso.

E’ previsto un TELO BIANCO per dare l’opportunità a tutti di scrivere un pensiero, una frase o

qualunque cosa possa ricordare la giornata. Lo stesso telo, a fine giornata, prenderà le sembianze

di un vero e proprio manifesto da poter apporre sotto la Regione o altro luogo ove si intenda

protestare successivamente.

In caso di pioggia l’evento non verrà annullato.

Al momento, visto il poco preavviso, non abbiamo ricevuto il permesso dal comune per montare

un palco.

Ci saranno delle tv e delle casse per mostrare i video ed ascoltare i vari interventi tramite un

microfono senza fili.

Ci teniamo a sottolineare che a causa dell’urgenza della manifestazione e a causa dei tempi

ristretti, la manifestazione avrà sicuramente qualche lacuna ma l’importante è esserci ed essere

uniti nella battaglia per i diritti degli animali.

Aiutiamoci e collaboriamo affinchè questa possa essere un’occasione per migliorare le nostre

future battaglie"

Speriamo che ci sia una partecipazione numerosa, perchè chi ha commesso questo massacro, chi stava là e rideva dicendo che stava per iniziare lo "spettacolo" non deve più poter commettere dei fatti simili, ma anzi deve pagare per quanto accaduto.

L'appuntamento allora è per tutti alle 14.30, non mancate!

mercoledì 21 ottobre 2020

Roma Capitale, una città con le mani insanguinate

Sette vite innocenti spezzate ed ancora ci chiediamo tutti il perché...




Ci sono notizie, che nessuno di noi vorrebbe mai leggere. Ci sono sensazioni talmente dolorose, che nessuno vorrebbe mai provare. E, infine, ci sono scene di una tale violenza, che per me, anche adesso, è molto complesso riuscire ad immaginare, perché non hanno un senso, né una morale, ma sono solo silenzio e morte.

Ho guardato per giorni con il fiato sospeso e le lacrime che scendevano giù lungo il viso, offuscando anche la vista (forse perchè in alcune situazioni ci difendiamo così pur di  non doverci confrontare con alcune realtà particolarmente orrende) le immagini dell'uccisione dei sette cinghiali a Roma, una mamma con i suoi cuccioli, ed ho pensato più volte di scrivere qualcosa, ma poi il dolore mi ha sempre paralizzata e non sono poi riuscita ad andare più in là dell'accendere il pc e mettermi di fronte ad un monitor bianco e silenzioso.

Poi ieri, parlando con una persona, che io reputo speciale - ma solo perché penso che sia un "umano" nel senso stretto ed autentico del termine e perchè lui le cose quando le fa, le fa con il cuore e non solo con il cervello, cosa che stimo non poco - e che ha assistito a quella scena di cruda mattanza dal vivo, riuscendo ad avere ancora voce per gridare la sua protesta contro tanta atrocità, ho deciso di prendere il coraggio a due mani e di denunciare, come molti altri, questa vergogna, chiedendo che giustizia venga fatta e che chi ha sbagliato paghi, perchè il non rispetto della vita (vita di una mamma indifesa con i suoi cuccioli badiamo bene) è qualcosa che chiede il conto ed è ora che qualcuno questo conto lo saldi.

- Fonte: Il Messaggero -


Mi chiedo cosa avevano fatto quelle creature di male, quale sia stato il loro peccato tanto grande da essere giustiziati in modo spietato, di fronte agli occhi di bambini che piangevano e di adulti che gridavano di lasciarli stare, di consentire loro di vivere, visto che avevano anche un posto dove andare. Invece no, si è proceduto all'esecuzione della loro condanna a morte!

A chi una mamma e sei cuccioli nuocevano? La loro unica "colpa" è stata quella di essersi fidati degli esseri umani, di non aver capito in tempo che la stessa mano umana che porgeva un pezzo di pane il giorno prima, il giorno dopo avrebbe potuto mettere fine alla loro esistenza, con tutta l'assoluta crudeltà ed indifferenza di cui solo noi umani siamo capaci.

Qualcuno degli eroi che stava là, partecipando a quella grottesca battuta di caccia, o anche la zelante veterinaria del servizio sanitario (ricordiamoci sempre pagato con i  nostri soldi di cittadini) si sarà almeno per un attimo messo nei panni di quelle povere creature? Avrà pensato al terrore, che potevano sentire dentro di sé mentre vedevano uccidere uno dopo l'altro tutti i membri della propria famiglia? Avrà, anche solo per un attimo, tentato di vedere con i loro stessi occhi di cinghiali innocenti e che pensavano che gli uomini fossero loro amici, un mondo improvvisamente capovolto, in cui tutto ad un tratto loro erano diventati colpevoli (di cosa vogliamo sapere) e condannati al tempo stesso per non aver commesso alcun crimine?

Una città del genere io personalmente non la riconosco più, come da tempo non riconosco allo stesso modo gran parte del genere umano, che ha perso il dono dell'empatia e che, non sapendo più su chi sfogare la propria rabbia e frustrazione se la prende con i più deboli. Questa volta a farne le spese sono stati una mamma e sei cuccioli e le prossime vittime chi saranno? Qualcuno vocifera i cinghiali della Tomba di Nerone...

Dove sta il nostro senso di compassione verso chi abbiamo il dovere di difendere? Dove è finita quella pietas, che ci rendeva speciali in qualche modo rispetto ad altri animali non umani?

Qui sembra che sia tutto sparito, forse assopito chissà..Unica cosa certa è che adesso, chi ha sbagliato deve pagare e non ci serve il solito rimbalzo di responsabilità, non ci basta che se ne faccia una questione politica, non è questo che il mondo dell'animalismo chiede e rivendica.

Qui vogliamo che i colpevoli paghino e che ad ognuno venga presentato il conto per le scelte fatte. Probabilmente l'obiettivo da raggiungere per chi è colpevole è che il tempo passi e tutto cada nel dimenticatoio, ma le cose non possono andare così.

Sabato prossimo ci sarà una manifestazione alle 14.30 a Roma in Piazza del Popolo per chiedere giustizia ed è nato anche un gruppo facebook, che si chiama "Roma sta con i cinghiali" proprio perchè nessuno dimentichi quanto accaduto.



Spero che per una volta le associazioni animaliste, ma anche i singoli cittadini, scendano in campo con 
uno scopo comune: non lasciar impunita una situazione simile. Infatti, se non ci mettiamo la faccia e non puntiamo tutti i piedi, oggi sono i cinghiali, ma domani saranno i gabbiani ed i piccioni o anche le volpi, che vivono nei nostri parchi cittadini e chissà quale altra creatura indifesa.

L'antropocentrismo sta diventando una malattia mortale, che ha sporcato le strade di Roma con il sangue di chi si è fidato di noi, quindi rendiamo giustizia a queste creature e non nascondiamoci dietro al nulla...