- Locandina realizzata da Ale Fix - |
Ormai consolidata questa collaborazione tra associazioni, che si occupano a vario titolo di conigli, e i risultati sono sempre più evidenti.
Nel corso dei mesi, infatti, diverse le campagne e le tematiche affrontate. Il nuovo anno si apre, allora, con una riflessione sul tema delle adozioni, perché spesso dietro ad un'adozione c'è sì un abbandono, ma anche una cessione.
Tutto ciò comporta davvero tanto lavoro per il volontariato, dunque vediamo più da vicino di cosa si tratta e come poter fare qualcosa di concreto.
A raccontarcelo Fabio Marcone, di cui vi riporto di seguito il suo articolo integrale, che ha deciso di pubblicare qui e che ovviamente non mi sono permessa di copiare da altra fonte!
«“Quando
si valutano le richieste di adozione si pensa sempre ed esclusivamente al
benessere del coniglio. Lo scopo è regalare una famiglia a un animale
bisognoso... Non regalare una sterilizzazione e un vaccino a una famiglia che
non vuole spendere per il veterinario.”
In questi mesi di rapporto con tutto il gruppo, ci siamo resi conto che il modo di operare ed i cardini fondamentali delle proprie mission coincidono. E tra questi troviamo la disponibilità e la voglia di dedicare tempo alle persone che chiedono di adottare, sempre per il bene dei conigli, gestendo dei questionari e spostandosi con le proprie risorse (a volte anche per tanti km) per una visita pre adozione; il lavoro di dispensare conoscenze e documenti approvati da veterinari esperti in animali esotici, al fine di dare supporto all’umano e realizzare per l’animale il migliore inserimento in una nuova famiglia.
Relativamente all’aspetto economico,
troppe persone spesso dimostrano da principio una bassa propensione alle spese
per gli animali.
Considerate che - lo scrivono mille volte l’anno tutti i membri di questa “rete di collaborazione!” – la gestione di un coniglio è piuttosto dispendiosa, prevede un veterinario esperto in animali esotici e almeno due controlli l’anno in caso di animale senza particolari problemi, prevede un’alimentazione corretta (argomento su cui più volte siamo tornati e non ci stancheremo mai di farlo perché pilastro fondamentale per una vita serena dell’animale), prevede vaccini e soprattutto la sterilizzazione.
Spese che i volontari spesso sostengono da soli con le proprie forze, chiedendo-- come contributo solo una piccola parte all’adottante…
Raccogliamo l’invito di Anna Giussani,
dell’associazione Il Prato dei Conigli Onlus, per descrivere una situazione
che purtroppo abbiamo scoperto essere la stessa in tutta Italia. A questo
proposito, abbiamo avuto un confronto interno con alcune delle più note
associazioni nazionali, alcuni gruppi facebook frequentati da esperti del
settore e diversi volontari scherzosamente denominati free lance (che di fatto
danno supporto ed aiuto a tutto campo, senza appartenere ad un gruppo
specifico), tutti soggetti conosciuti anche per le precedenti campagne
informative Estate con noi e Non sono un regalo, non mi comprare:
· Addestrare
Conigli
· amiCOniglio
· Conigli
& Co.
· Conigliamo
· Coniglietti
genovesi
· Coniglio
codino a pon pon
· Conosciamo
e aiutiamo i conigli
· Felici
Zampe
· Follow
the Bunny
· Gli
Angeli di Giada
|
· Help
Coniglietti
· Il
Bianconiglio
· Il
mondo dei Conigli
· Il
prato dei conigli
· La
collina dei conigli
· La
tana di oreste
· La
voce dei Conigli
· Le
grandi Orecchie Onlus
· Mondo
Carota
· Opera
Animalia
|
La verità emersa è che le persone
avanzano troppo spesso delle richieste di informazioni, supporto o ahimè di
cessione, per i loro pelosetti, utilizzando delle modalità ritenute “non
troppo indicate”.
L’approccio di chi scrive è morbido,
poiché l’intento sarebbe quello di spiegare, di raggiungere tutti quelli che
non hanno lo stesso punto di vista, senza voler per forza puntare il dito e
rischiare di non riuscire a terminare il discorso.
Ma di fatto la situazione che andiamo
a denunciare è quella di un’infinità di persone che si rivolgono alle
associazioni, gruppi e volontari in generale, avanzando pretese, facendo
minacce, criticando il modus operandi quando non lo si condivide.
I momenti in cui si ricevono tali
“dimostrazioni di civiltà” sono principalmente due:
1. L’adozione
di un nuovo animale
2. La
necessità di liberarsi di un animale
L’ADOZIONE
DI UN NUOVO ANIMALE
Con l’adozione, si pretende che
animali, degli esseri senzienti, vengano spediti a scatola chiusa, sani,
vaccinati, sterilizzati, a costo zero e soprattutto di corsa altrimenti si
ricorre all’acquisto presso negozi o allevatori. Approfondiamo quindi quanto
anticipato in premessa dalle parole di Anna: quando si lavora molte ore, come
impone la società odierna, e si sceglie di dedicare il proprio tempo libero e
le proprie risorse, alla cura e custodia di animali abbandonati, nel nostro
caso di conigli, riteniamo un “diritto”
il voler essere certi delle persone scelte per la vita futura dell’animale.
Tanti trovatelli infatti provengono
proprio dalla condizione di essere non
voluti e/o non ben gestiti, ed hanno quindi già pagato il prezzo che i
precedenti proprietari hanno deciso di scaricare sulle loro piccole spalle. Altri
provengono dall’abbandono, a volte chiusi nella gabbia e gettati così nei
cassonetti…
In questi mesi di rapporto con tutto il gruppo, ci siamo resi conto che il modo di operare ed i cardini fondamentali delle proprie mission coincidono. E tra questi troviamo la disponibilità e la voglia di dedicare tempo alle persone che chiedono di adottare, sempre per il bene dei conigli, gestendo dei questionari e spostandosi con le proprie risorse (a volte anche per tanti km) per una visita pre adozione; il lavoro di dispensare conoscenze e documenti approvati da veterinari esperti in animali esotici, al fine di dare supporto all’umano e realizzare per l’animale il migliore inserimento in una nuova famiglia.
- Locandina realizzata da Ale Fix - |
Considerate che - lo scrivono mille volte l’anno tutti i membri di questa “rete di collaborazione!” – la gestione di un coniglio è piuttosto dispendiosa, prevede un veterinario esperto in animali esotici e almeno due controlli l’anno in caso di animale senza particolari problemi, prevede un’alimentazione corretta (argomento su cui più volte siamo tornati e non ci stancheremo mai di farlo perché pilastro fondamentale per una vita serena dell’animale), prevede vaccini e soprattutto la sterilizzazione.
Spese che i volontari spesso sostengono da soli con le proprie forze, chiedendo-- come contributo solo una piccola parte all’adottante…
Non si può pretendere niente altro da loro,
non può essere questo l’approccio.
E non si possono biasimare le risposte che si ricevono se si pongono questioni “assurde”. Sarebbe più opportuno farsi prima qualche domanda:
E non si possono biasimare le risposte che si ricevono se si pongono questioni “assurde”. Sarebbe più opportuno farsi prima qualche domanda:
Ø
Perché
ho scelto l’adozione piuttosto che l’acquisto?
Ø
Sono
stato sufficientemente paziente, concedendo loro il tempo di organizzarsi?
Ø
Ho
capito veramente cosa questi volontari fanno per gli animali e come lo fanno?
Ø
E
se si, mi sono chiesto se nel mio piccolo potrei fare almeno qualcosa per
ringraziarli oltre che dare una nuova casa ad un trovatello?
Beh, quello di cui nessuno si rende
conto, è proprio che i volontari non vogliono essere ringraziati, non avanzano
nessun tipo di strana pretesa o concetto così assurdo, auspicano solamente il
bene dei loro pelosetti, e questa è la
loro unica ricompensa.
LA NECESSITÀ DI LIBERARSI DI UN ANIMALE
Altro momento cruciale nel rapporto
tra persone e “conigliari” è il momento della cessione. Momento ahimè purtroppo
frequente per una moltitudine di motivazioni. Dalle presunte allergie,
all’acquisto di un cane o di altri predatori, al ricevimento di un regalo non
gradito per finire con l’acquisto inconsapevole di un- animale senza prima
conoscerne aspetti e peculiarità.
Due concetti meritano attenzione in
premessa: per prima cosa l’acquisto di animali è un mercato in cui troppo
spesso sono ignote provenienza e cura degli stessi, a loro discapito, perché
venduti malati o mal governati, con corredo di consigli ed insegnamenti
altrettanto errati. Per seconda cosa, ma non meno importante, i volontari non
sono un servizio h 24 sovvenzionato dallo Stato che all’esigenza esegue
recuperi o ritira animali non voluti in maniera istantanea.
E soprattutto: i volontari non sono a nostra disposizione in qualunque momento per risolvere il problema!!! Loro si occupano degli animali, non delle persone. E ne hanno già in numero sufficiente.
A prescindere dalla scelta fatta, o dal reale (o meno) impedimento che ci spinge a ricorrere ai volontari per gestire la cessione di un animale, l’approccio deve essere lo stesso! Non avanzare pretese, ma farsi delle domande:
Ø Ho chiesto aiuto per verificare se i miei problemi con l’animale sono risolvibili? E nel caso ho dato il tempo e l’attenzione necessaria alle risposte ricevute dai volontari?
Ø E se proprio non trovo soluzione, sono disponibile a provvedere secondo le loro indicazioni a badare al pelosetto e a concedere il tempo necessario per trovare una sistemazione?
Si perché le sistemazioni vanno trovate e ci vuole tempo. Se non riesci a gestire un animale, immagina chi ne ha molti e deve preoccuparsi di far diminuire tale numero piuttosto che farlo aumentare!!!! Gestire animali è una missione, non una passione, per i volontari.
La passione è rendere consapevoli
sempre più persone dei corretti comportamenti che l’argomento richiede, fino ad
accompagnare chiunque ne faccia richiesta verso la gioia e gli insegnamenti che
gli animali – tutti gli animali – quando sono amati in maniera corretta, sanno
restituirci. Un amore incondizionato e molto profondo, che ci accompagnerà per
tutto il percorso insieme a loro.
Con la speranza di aver dato spunto di riflessione al lettore, su come approcciarsi al volontario, una “specie” purtroppo sempre poco numerosa rispetto alle necessità, concludiamo ricordando che la soluzione a molti dei problemi che generano i comportamenti di cui sopra sta proprio nel contattare i volontari prima di iniziare a possedere animali, facendosi consigliare ed insegnare quanto necessario, evitando acquisti ed altre azioni dettate da impulsività o errate motivazioni, e magari dando anche un aiuto che non guasta mai!!! Già perché essere un volontario non significa essere avvolto in chissà quale trama… Provare per credere, si possono dedicare energie e tempo in attività, anche piccole, poche e sporadiche, tante gocce per salvare un mare di vite in attesa, da troppo tempo, a volte per tutto il loro tempo.».
Un grazie dal profondo del cuore va, allora, da parte mia a Fabio Marcone, per tutta la passione che mette in quello che fa. Ad Ale Fix perché le sue immagini parlano da sole dell'amore, che nutre per questi piccoli amici a 4 zampe. A tutte le associazioni, che collaborano in queste campagne, sia per il loro contributo, che è fondamentale, sia anche per questa modalità di scambio e di aiuto e supporto reciproco, che sta dando davvero incredibili risultati.
Ultima informazione: le locandine sono state realizzate in formato adatto per la stampa, per cui si chiede, ancora una volta, massima condivisione da parte di tutti nel divulgarle, appendendole negli ambulatori veterinari, nei negozi e dovunque possano essere utili per veicolare il messaggio.
Ultima informazione: le locandine sono state realizzate in formato adatto per la stampa, per cui si chiede, ancora una volta, massima condivisione da parte di tutti nel divulgarle, appendendole negli ambulatori veterinari, nei negozi e dovunque possano essere utili per veicolare il messaggio.
Sabrina Rosa
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