venerdì 8 febbraio 2019

"In difesa dei pesci" la nuova campagna di AgireOra è on line. Ecco come poter aiutare



E' on line la nuova campagna di AgireOra In difesa dei pesci.

Si perché di loro, proprio dei pesci, se ne parla davvero troppo poco ed è ora di iniziare a riflettere sul dolore che questi provano, sullo stress a cui sono sottoposti, sulle sevizie che ricevono come qualsiasi altro animale destinato all'alimentazione umana.

A tal fine, AgireOra ha lanciato una nuova campagna di informazione, alla quale ognuno di noi può partecipare attivamente anche semplicemente aiutando con la diffusione del video, che vedete qui sotto:



oppure con la distribuzione delle locandine elettroniche, scaricabili e condivisibili sui social network, o anche di quelle cartacee.

Che fare dunque? Intanto, per saperne di più sull'argomento è possibile consultare il volantino, che trovate a questo link.

E' importante sapere che, attualmente, il numero di pesci uccisi ogni anno è superiore al numero di qualsiasi altro animale di allevamento intensivo, sfruttato dall'uomo per soddisfare la propria gola.

Cifre inquietanti direi, di sicuro non rassicuranti sotto diversi punti di vista.

Per dare un contributo concreto, per far sì che questa barbarie finisca non serve tanto tempo, né denaro, ma solo la volontà di scendere, ancora una volta al fianco dei più deboli e di far comprendere che ogni animale soffre allo stesso modo (anche se nel caso specifico dei pesci le loro urla sono silenziose) e, per questo, va protetto e preservato dalla ferocia umana.

Se volte saperne di più, quindi, potete andare sulla pagina di AgireOra dedicata a questa campagna, dove troverete non solo ogni informazioni in merito, ma anche i link per richiedere le locandine cartacee o per scaricare quelle in formato elettronico (che potete vedere qui all'interno del mio articolo).





venerdì 1 febbraio 2019

Eurispes 2019: aumentano gli animali nelle case degli italiani e un terzo dei proprietari li considera come dei veri e propri figli


- Fiero e Trilly -

Presentato ieri il Rapporto Italia 2019 dell'Eurispes. Confortanti i dati contenuti al suo interno, soprattutto per quel che riguarda due argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, ossia animali e veganesimo.
- Mr Bunny -
Infatti, rispetto allo scorso anno, si è registrato un incremento dell'1,1% della presenza di animali nelle nostre abitazioni
Nello specifico un terzo della popolazione vive con almeno un animale (33,6%) e sono sempre più numerose le famiglie che hanno due animali (8,1%, mentre nel 2018 il dato era pari a 7,1%), tre animali (4,7% contro il 3,7% dell'anno passato) o anche più animali (3,8%, mentre nel 2018 la percentuale era del 2.3%).
Al primo posto troviamo, ancora una volta, i cani (40,6%), seguiti da gatti (30,3%),  uccelli (6,7%), pesci (4,9%), tartarughe (4,3%), conigli (2,5%) e, infine, criceti (2%). 
Di conseguenza anche la spesa media familiare dedicata alla loro cura è incrementata, tuttavia, malgrado la crisi e le difficoltà che ognuno affronta, è importante sottolineare come il 76,8% degli italiani percepisca come membri effettivi della famiglia i propri animali, il 60% li ritenga i propri migliori amici e il 32,9% li consideri veri e propri figli.
Anche per quel che concerne la scelta di un'alimentazione cruelty free i dati fanno ben sperare. Infatti i vegani sono raddoppiati rispetto al 2018 (1,9% contro l'1% del 2018), per cui si conferma la tendenza, ormai avviata da qualche anno, a scegliere un'alimentazione più verde e rispettosa degli animali.
- Black, Mirna e Fiero -
Dati senza dubbio incoraggianti. Che sia davvero possibile pensare ad un qualche cambiamento, che migliori le nostre condizioni di vita e di convivenza con le altre creature della terra?
Inutile precisare che io rientro a pieno titolo tra coloro che vivono con più di tre animali, che considerano i pet come veri e propri figli e che hanno scelto uno stile di vita vegano...ma come potrebbe essere altrimenti?
Tra tutti i miei splendidi compagni di viaggio, Mr Bunny è l'ultimo arrivato e sta ancora facendo l'inserimento nella sua nuova famiglia allargata. A breve, quindi, lo vedrete insieme agli altri, perché la convivenza tra specie diverse è possibile se si ha la pazienza e la volontà di seguire il processo di inserimento, facendosi aiutare da personale esperto laddove ce ne sia bisogno e ricordandosi sempre che gli animali hanno molto da insegnarci, basta solo avere l'umiltà di voler apprendere.