Esistono due periodi dell’anno particolarmente intensi per tutti noi: l’estate e le feste natalizie.
Forse spinti dalla consuetudine. Forse intrappolati da, ormai, ben radicati retaggi culturali, scatta infatti proprio in tali momenti l’obbligo del divertimento (e di questo già abbiamo parlato, anzi, è stata proprio la spinta che ha fatto nascere la nostra precedente campagna Estate con noi!) e – ahimè – il pericolosissimo impegno etico-morale di dover essere buoni!
Conseguenza più ovvia: devo essere buono e devo fare un regalo di Natale, allora, perché non comprare (termine per il quale mi scorre un brivido sulla pelle al solo pensarci, perché le vite si possono incontrare, fondere insieme o anche allontanarsi, ma comprare mai) un bel cucciolo? E tra tutti, poi perché non un bel coniglietto? Piccolo…indifeso…tenero…facilmente gestibile…economico da mantenere…ottimo per far giocare i miei bambini.
Nascono più o meno, così, le pagine più buie delle storie degli abbandoni, con le quali i volontari delle diverse associazioni si trovano quotidianamente a fare i conti.
Eh già perché, passato Natale, in pochissimo tempo il castello di carte, che ci si è costruiti nella mente, crolla passo dopo passo.
I conigli non sono facilmente gestibili (richiedono veterinari esperti in esotici, alimentazione specifica, vaccinazioni, sterilizzazione), non sono giocattoli adatti a far giocare i bambini (se non si investe tempo prima per educare questi ultimi rispetto ad una sana relazione uomo-animale), non devono vivere in gabbia, non sono così remissivi come la credenza popolare li vuole….
Insomma passato Natale improvvisamente si scopre che il coniglio non è un giocattolo e che probabilmente ci si è sbagliati nella scelta del regalo.
Ecco che, allora, scatta il piano B: riportare il coniglio al negozio; trovare qualcuno a cui riciclare questo splendido regalo; ricattare qualche associazione animalista affinché se lo prenda altrimenti farà una brutta fine e, per ultima, la peggiore delle opzioni, ossia intuire improvvisamente che il coniglio è un animale selvatico e decidere, pertanto, di regalargli la tanto desiderata libertà, abbandonandolo in qualche parco o giardino.
Ecco qui: bontà nella bontà! Salvato dal negozio e, poi, liberato in un parco!
Così fieri del proprio operato si può iniziare a stilare l’inevitabile elenco di buoni propositi per l’anno nuovo, con i quali ci presentiamo immancabilmente all’appuntamento con la mezzanotte del 31 dicembre.
Ma per ogni buon azione di questo tipo, dall’altra parte della città si attiva una necessaria altrettanta ottima risposta da parte di chi, in quella stessa sera di mezzanotte si sta ripromettendo che – con l’arrivo del nuovo anno - non porterà più animali in casa, perché non ha più angoli liberi, ma che di là a poco sarà pronto a partire per l’ennesimo recupero di un coniglio abbandonato.
Ebbene si, proprio così funziona la vita dei volontari e delle associazioni, che si occupano a vario titolo di recupero e tutela di questi piccoli amici a 4 zampe. Sempre più spesso si viene allertati in seguito a fenomeni di abbandono, se non quando piuttosto di veri e propri maltrattamenti, ed, allora, dire di No diventa impossibile.
Per questo alcune delle più note associazioni nazionali dalla scorsa estate hanno deciso di fondere insieme le loro forze, per creare una sorta di rete, che possa arrivare in maniera più capillare a dare risposte importanti.
Tra queste vi ricordiamo:
Addestrare Conigli
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Conosciamo e aiutiamo i conigli
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amiCOniglio
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Conigli & Co.
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Conigliamo
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Coniglietti genovesi
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Coniglio codino a pon pon
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Follow the Bunny
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Gli Angeli di Giada
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Help Coniglietti
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Il Bianconiglio
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Il mondo dei conigli
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Il prato dei conigli
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La tana di Oreste
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La voce dei Conigli
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Le grandi orecchie onlus
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Mondo Carota
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Opera animalia
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In pochi mesi è stato fatto davvero tantissimo. Innanzitutto, a partire dalla precedente campagna estate con noi, si è portata avanti la raccolta firme CoraggioConiglio, promossa dalla LAV e da Animal Equality ed abbracciata da tutte le associazioni, che hanno raccolto firme direttamente in tutti i loro eventi, che si pone quale obiettivo quello di riconoscere i conigli come animali da compagnia, sottraendoli, in tal modo, alla triste fine di diventare pietanze culinarie.
Ma non è finita qui. Infatti, i volontari delle associazioni si sono spostati da una città all’altra, partecipando ai vari eventi organizzati ora da una e ora da un’altra realtà, così da conoscersi, stabilire un contatto diretto e darsi aiuto reciproco nel caso di adozioni o stalli di quegli animali più sfortunati, che necessitano di cure e di terapie, prima di poter essere adottati.
Per questo tutti insieme abbiamo deciso di farci anche noi un regalo di Natale: continuare a lavorare fianco a fianco per il benessere degli animali, portando avanti tantissimi progetti, in cui ogni associazione mette in campo le proprie risorse e le proprie competenze.
Quest’esperienza è davvero un qualcosa di significativo, anche perché il più delle volte – soprattutto nel mondo animalista - si va avanti ognuno per la propria strada e non ci si rende conto di quanto tutto ciò sia più difficile rispetto alla cooperazione in rete., così come la nostra.
Il sogno è che davvero a Natale possano aprirsi tantissime porte per i nostri piccoli amici a 4 zampe, ma devono essere porte in grado poi di chiudersi alle loro spalle per il resto della vita. Adottare è una scelta e pertanto va fatta in modo consapevole.
Se si hanno dubbi ci si può rivolgere ai volontari, chiedere consigli: comprendere con chi si decide di vivere prima di iniziare a farlo è la vera mossa vincente.
E con questo auguriamo serene festività lapine a tutti.
Articolo di Sabrina Rosa e Fabio Marcone
Illustrazioni realizzate da AleFix
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