giovedì 14 marzo 2019

Sabato 16 e domenica 17 marzo torna a Roma Quattrozampe in fiera...una manifestazione tutta da vivere insieme ai propri cani e gatti






Come ogni anno torna a Roma una delle manifestazioni più attese da parte di chi ama gli animali. Sto parlando ovviamente di Quattrozampe in Fiera, che arriverà il prossimo fine settimana – 16 e 17 marzo – presso la Nuova Fiera di Roma.
Sarà, come sempre, una due giorni davvero intensa dove amanti di cani e gatti potranno incontrare alcune delle aziende produttrici di cibi a loro dedicati più importanti a livello nazionale, assistere e partecipare a competizioni sportive, ammirare cani e gatti protagonisti delle mostre…insomma ce ne sarà davvero proprio per tutti i gusti.

Il biglietto di ingresso alla manifestazione ha un costo di € 11,00, i bambini da 0 a 10 anni entrano però gratuitamente. Se ci si avvale delle prevendita on line il costo si riduce a € 8,50 e, scaricando il Buono Sconto dal sito Internet www.quattrozampeinfiera.it, il prezzo diventa di € 8,00.

Per avere ulteriori informazioni è possibile inviare una email a info@quattrozampeinfiera.it oppure telefonare al numero 0362 334242 o, ancora, visitare il sito www.quattrozampeinfiera.it

Di seguito vi inserisco anche parte del comunicato stampa ufficiale della manifestazione, così da non perdere neanche un appuntamento tra quelli che sono in programma:

“Oltre 18.000 metri quadrati della Nuova Fiera saranno a disposizione dei visitatori per scoprire come migliorare il rapporto col proprio cane o gatto, approcciarsi ai servizi più innovativi per agevolare la gestione quotidiana del proprio amico fidato e dare il proprio contributo a chi è meno fortunato.

La fiera consente ai visitatori di interfacciarsi con le aziende per meglio comprendere la loro filosofia e i loro prodotti. Una scelta più consapevole quindi di ciò che meglio soddisfa le esigenze del proprio fido o felix.
I veri protagonisti saranno proprio loro, i cani e i gatti dei visitatori che potranno cimentarsi direttamente in attività sportive, educative e posare per scatti fotografici o sfilare divertendosi con i propri “genitori”.

Nel Felis&Dogs Worl by Farmina, gli allevatori saranno presenti con i loro esemplari per informare i futuri owners sulle peculiarità caratteriali delle singole razze e per capire quale sia più in linea col proprio stile di vita. Acquistare o adottare un cane o un gatto deve essere una scelta ponderata e consapevole. Da sempre la manifestazione cerca di lottare contro l’abbandono sensibilizzando la popolazione e ospitando le associazioni.

Importanza sarà data alla cura e al benessere: veterinari, esperti di settore, educatori e toelettatori interverranno durante le due giornate focalizzandosi sulle tematiche principali per dare ai visitatori spunti, suggerimenti e nozioni per migliorare il benessere dell’animale e migliorare la quotidiana convivenza.
Un momento inusuale di confronto e formazione gratuito alla portata di tutti.

Nell'ottica di vivere una giornata da protagonisti, i visitatori potranno partecipare al casting fotografico della rivista “Quattro Zampe”, tra i fondatori della fiera stessa. La foto più votata sarà pubblicata in copertina sul numero di giugno. Infine, tutti coloro che si cimenteranno nelle dog activities come la Rally Obedience, la Dog Agility, il Disc Dog, l’Ability, la Propriocezione, la ricerca del Tartufo e il Scent Game, riceveranno in regalo un abbonamento digitale trimestrale alla rivista.

Per un momento di celebrità, sarà possibile inoltre partecipare ai favolosi scatti del progetto “Facce da Quattrozampeinfiera” a cura dello Studio Fotografico Flavio Di Properzio o partecipare alla sfilata non competitiva, la Doggy Show by Monge, organizzata e condotta da Hirtzia Solaro che giudicherà i cani di razza e non.

La fiera si rivolge anche alle famiglie e ai loro bambini. Sarà presente “Il Mondo di Titò”, un progetto editoriale in cui la protagonista - Titò e il suo cane Django – affrontano le problematiche risolvendole con soluzioni geniali e al tempo stesso  sostenibili. Alla base dei racconti c’è l’educazione al rispetto dell’essere umano, delle diversità, degli animali, della natura e dell’ambiente.  La ricerca di soluzioni, viene definita “Costruzione di Desideri”. Lo slogan motivazionale e filo conduttore di tutto il progetto è: “Non esistono problemi ma solo soluzioni”.

Quattrozampeinfiera è un evento unico nel suo genere, organizzato dalla società Tema Fiere dal 2013 in 5 città, pensato per essere a misura di cani e gatti. Sul territorio nazionale, una fiera emozionale ed esperienziale alla quale partecipare col proprio amico fidato.

LE COMPETIZIONI
TROFEO QUATTROZAMPEINFIERA by TRAINER
Anche quest’anno si sfideranno i binomi più dinamici nelle diverse attività sportive, come la DogAgility, la RallyObedience, lo Splash Dog e il Free Style in acqua.  Entrambi gli appuntamenti sono promossi da Trainer, da anni impegnata nel campo della cinofilia con finalità sociali e con un evento annuale.

TROFEO RICERCA SU MACERIE by TRAINER
All’interno della manifestazione si svolgerà la gara-simulazione di salvataggio indoor  tra le macerie organizzata da CSEN Soccorso  e Trainer,  per festeggiare gli amici a 4 zampe che dedicano la loro vita al soccorso degli umani, si disputerà una sfida tra tutte le associazioni italiane. Una gara che in realtà vuole raccontare al grande pubblico come i cani operanoquotidianamente a fianco della Protezione Civile in diverse attività di soccorso, al termine della gara gli stessi visitatori potranno testare l’abilità del proprio cane e nella ricerca tra le macerie per vivere Un giorno da Eroi.

DOPPIA ESPOSIZIONE REGIONALE ENCI by FARMINA
All’interno del Dogs World by Farmina, si terrà la Doppia Esposizione Regionale Cinofila organizzata dal Kennel Club di Roma e il Gruppo Cinofilo Viterbese, nella quale gareggeranno le razze canine più prestigiose. I best ten, si sfideranno sia sabato che domenica, sul Red Carpet Show.

FELIS WORLD ANFI
Non solo cani ma anche gatti. Nel Felis World, grazie alla Sezione ANFI Lazio, presenzieranno razze provenienti da tutta Italia ed Europa. Un’opportunità per osservare da vicino il misterioso mondo dei gatti, con i suoi mille colori, sfumature e particolarità e scoprire quanto sia magico!

DOGS WORLD by FARMINA
Oltre 20 razze di presenzieranno per dare la possibilità a i futuri pet owner di riconoscere le peculiarità di ogni singola razza. La scelta consapevole è alla base del rispetto per gli animali!

DOGGY SHOW by MONGE
Per tutti coloro che non possiedono un cane di razza, ma splendidi cani fantasia o senza pedigree, una sfilata ad hoc sia sabato che domenica li attende per vincere tanti prodotti in omaggio by MONGE.

#UNSELFIEPERQZF by CORSICA FERRIES
Come in ogni edizione, si ripropone l’attività più richiesta sui social della manifestazione: il selfie che ottiene più like, verrà premiato in fiera con simpatici omaggi e riportato su Facebook e Instagram di Quattrozampeinfiera seguiti da migliaia di fans.

FASHION&LUXURY
PET A’ PORTER
Non mancheranno momenti fashion nell’Area Pet A’ Porter, una vera e propria passerella darà grande visibilità alle “marche più in” del momento che sfileranno in continua nei 2 giorni di manifestazione, tra gli altri, Lilou Pet Couture, De Wan, Croci, Ferri Biella e altri brand…

GIOCHI
DAKOTA RACE
Sempre nell’ottica di testare il feeling col proprio cane, i ragazzi del DakotaDay quest'anno metteranno a dura prova i  proprietari con i loro cani, nella prima edizione della “DAKOTA RACE” : una competizione dilettantistica sportiva, dove solo il binomio capace di superare i propri limiti vincerà il Super Premio Dakota Race. Quattro divertenti prove mai viste prima, da guardare e da vivere, e perché no, da vincere! "

DOG DRIFT CAR: cani e motori, che passione!
Drift – il cane che fa cose - è arrivato in città... Il primo vero appassionato di motori, che di auto sportive e gomme fumanti se ne intende alla grande! 
Ospiterà i visitatori e i loro cani nella sua area attività per provare esercizi e giochi da Stunt-dog con gomme e coni.

INTRATTENIMENTO
CINECITTA’ WORLD
Uno spazio in cui i visitatori potranno indossare costumi di scena dei veri film, scattare foto e partecipare a simpatici giochi. CineCittàWorld!

I RUDUNI
Quest’anno ancora più numerosi sarà la parte dedicata ai Raduni di Razza ben 7 razze quelle coinvolte: decine di Westie, Maltesi, Chow Chow, Terranova, Labrador, Chihuahua e Bulldog Francesi invaderanno i 2 padiglioni della manifestazione.


ATTIVITA’ CON I CANI
DOG ACTIVITIES
Per aumentare il rapporto di fiducia col proprio cane, sarà possibile cimentarsi gratuitamente nelle numerose attività sportive a misura di quattrozampe: gli esperti educatori cinofili avvicineranno i proprietari e i loro cani al DiscDog, all’AquaDog, alla Ability, alla Ricerca Olfattiva, alla Propriocezione e allo Scent game.

CURA E IGIENE – IL SALONE DI BELLEZZA by FURMINATOR
Per la cura e l’igiene del pelo, il Salone di Bellezza by FURminator Italia consente a tutti i proprietari di sottoporre alle esperte forbici, i differenti tipi di pelo dei propri cani. Un angolo in cui ricevere tutti i suggerimenti per una sana e curata igiene del proprio fido e scoprire le soluzioni per la cura del pelo di FURminator.

SHOPPING E SERVIZI
Tanti i prodotti da acquistare direttamente dalle aziende più rinomate di pet food, accessori, prodotti per la salute, integratori, servizi innovativi e di tendenza”.

L’ingresso alla fiera è a pagamento. Prevendita on line € 8,50, scaricando il Buono Sconto dal sito Internet www.quattrozampeinfiera.it  € 8. 
Prezzo intero € 11. Ingresso gratuito per i bambini 0-10 anni, cani e gatti.

Per chi non potesse partecipare all’evento di Roma, vi ricordo i prossimi appuntamenti con Quattrozampeinfiera, che si terranno così come da calendario di seguito riportato:
Napoli: 13/14 aprile
Torino: 25/26 maggio
Milano: 5/6 ottobre 
Padova: 9/10 novembre

Io vi consiglio di non mancare, non ve ne pentirete.





venerdì 8 febbraio 2019

"In difesa dei pesci" la nuova campagna di AgireOra è on line. Ecco come poter aiutare



E' on line la nuova campagna di AgireOra In difesa dei pesci.

Si perché di loro, proprio dei pesci, se ne parla davvero troppo poco ed è ora di iniziare a riflettere sul dolore che questi provano, sullo stress a cui sono sottoposti, sulle sevizie che ricevono come qualsiasi altro animale destinato all'alimentazione umana.

A tal fine, AgireOra ha lanciato una nuova campagna di informazione, alla quale ognuno di noi può partecipare attivamente anche semplicemente aiutando con la diffusione del video, che vedete qui sotto:



oppure con la distribuzione delle locandine elettroniche, scaricabili e condivisibili sui social network, o anche di quelle cartacee.

Che fare dunque? Intanto, per saperne di più sull'argomento è possibile consultare il volantino, che trovate a questo link.

E' importante sapere che, attualmente, il numero di pesci uccisi ogni anno è superiore al numero di qualsiasi altro animale di allevamento intensivo, sfruttato dall'uomo per soddisfare la propria gola.

Cifre inquietanti direi, di sicuro non rassicuranti sotto diversi punti di vista.

Per dare un contributo concreto, per far sì che questa barbarie finisca non serve tanto tempo, né denaro, ma solo la volontà di scendere, ancora una volta al fianco dei più deboli e di far comprendere che ogni animale soffre allo stesso modo (anche se nel caso specifico dei pesci le loro urla sono silenziose) e, per questo, va protetto e preservato dalla ferocia umana.

Se volte saperne di più, quindi, potete andare sulla pagina di AgireOra dedicata a questa campagna, dove troverete non solo ogni informazioni in merito, ma anche i link per richiedere le locandine cartacee o per scaricare quelle in formato elettronico (che potete vedere qui all'interno del mio articolo).





venerdì 1 febbraio 2019

Eurispes 2019: aumentano gli animali nelle case degli italiani e un terzo dei proprietari li considera come dei veri e propri figli


- Fiero e Trilly -

Presentato ieri il Rapporto Italia 2019 dell'Eurispes. Confortanti i dati contenuti al suo interno, soprattutto per quel che riguarda due argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, ossia animali e veganesimo.
- Mr Bunny -
Infatti, rispetto allo scorso anno, si è registrato un incremento dell'1,1% della presenza di animali nelle nostre abitazioni
Nello specifico un terzo della popolazione vive con almeno un animale (33,6%) e sono sempre più numerose le famiglie che hanno due animali (8,1%, mentre nel 2018 il dato era pari a 7,1%), tre animali (4,7% contro il 3,7% dell'anno passato) o anche più animali (3,8%, mentre nel 2018 la percentuale era del 2.3%).
Al primo posto troviamo, ancora una volta, i cani (40,6%), seguiti da gatti (30,3%),  uccelli (6,7%), pesci (4,9%), tartarughe (4,3%), conigli (2,5%) e, infine, criceti (2%). 
Di conseguenza anche la spesa media familiare dedicata alla loro cura è incrementata, tuttavia, malgrado la crisi e le difficoltà che ognuno affronta, è importante sottolineare come il 76,8% degli italiani percepisca come membri effettivi della famiglia i propri animali, il 60% li ritenga i propri migliori amici e il 32,9% li consideri veri e propri figli.
Anche per quel che concerne la scelta di un'alimentazione cruelty free i dati fanno ben sperare. Infatti i vegani sono raddoppiati rispetto al 2018 (1,9% contro l'1% del 2018), per cui si conferma la tendenza, ormai avviata da qualche anno, a scegliere un'alimentazione più verde e rispettosa degli animali.
- Black, Mirna e Fiero -
Dati senza dubbio incoraggianti. Che sia davvero possibile pensare ad un qualche cambiamento, che migliori le nostre condizioni di vita e di convivenza con le altre creature della terra?
Inutile precisare che io rientro a pieno titolo tra coloro che vivono con più di tre animali, che considerano i pet come veri e propri figli e che hanno scelto uno stile di vita vegano...ma come potrebbe essere altrimenti?
Tra tutti i miei splendidi compagni di viaggio, Mr Bunny è l'ultimo arrivato e sta ancora facendo l'inserimento nella sua nuova famiglia allargata. A breve, quindi, lo vedrete insieme agli altri, perché la convivenza tra specie diverse è possibile se si ha la pazienza e la volontà di seguire il processo di inserimento, facendosi aiutare da personale esperto laddove ce ne sia bisogno e ricordandosi sempre che gli animali hanno molto da insegnarci, basta solo avere l'umiltà di voler apprendere.

venerdì 25 gennaio 2019

Animali di serie A (cani e gatti) e animali di serie B (maiali, vacche, pecore capre, polli e anche conigli)

- Ospiti del Rifugio Hope - 
Questa mattina, dando un'occhiata alle statistiche di lettura del blog, mi è balenata alla mente improvvisa una riflessione: possibile che anche tra chi si professa animalista, ci sia ancora una distinzione tra animali di serie A ed animali di serie B?

Mi spiego meglio....Ho notato, con immenso dispiacere, che quando parlo di cani e di gatti, l'interesse per gli articoli cresce a dismisura. Ci sono condivisioni, commenti,  mi arrivano mail!

Invece, quando tratto tematiche inerenti vacche, maiali, pecore, capre, ma anche gli stessi conigli - che sono il terzo animale presente, ormai, nelle nostre case - è come se parlassi di argomenti di minore interesse.

Prima di proseguire su questo tema, ci tengo a precisare che innanzitutto, come ben sa chi mi conosce e mi segue, la mia è una "famiglia allargata" e lo potete vedere dalla foto qui sotto:




Foto in cui mancano ancora un coniglio, tre cavie ed altri due gatti, al momento dello scatto liberi in altre zone di casa.

Quindi per me davvero è difficile fare distinzioni di specie o di razza. Così, quando vedo che non c'è così tanto interesse per gli altri animali, la mia mente si affolla di dubbi e di domande.

Prima domanda: forse questo succede perché gli altri animali sono meno conosciuti rispetto a cani e gatti? Potrebbe essere una motivazione, che tuttavia non giustifica lo scarso interesse dimostrato, laddove si parli di allevamenti intensivi o di sfruttamento animale, perché una vita è una vita, non importa in quale forma si manifesti agli altri. 
Anzi è proprio dove c'è sofferenza, che dovremmo fermarci più a lungo per riflettere e cercare di capire cosa fare.


- Rifugio Hope -

Seconda domanda: forse, invece, alla base di una riduzione di attenzione c'è il fatto che reputiamo meno intelligenti o meno sensibili gli altri animali rispetto ai nostri pet? Questa è un'argomentazione, che sento portare avanti con forza da alcuni animalisti. I cani e i gatti sarebbero più intelligenti perché convivono da secoli con l'uomo. A parte il fatto che, secondo me, non è che l'uomo sia poi proprio il massimo esempio di intelligenza (e basta vedere come sta distruggendo il pianeta), ma poi chi è che può stabilire il quoziente intellettivo di una pecora o di una gallina e, soprattutto, in base a quale parametro dovremmo stabilire chi è più o meno intelligente?
Quindi anche questa domanda, mi rimane senza risposta.


- Ospiti del Rifugio Hope -

Terza domanda (probabilmente la più pericolosa): forse molti non sono interessati a leggere notizie riguardanti altri animali (oltre a cani e gatti), perché se ne cibano e, quindi, non vogliono neanche sapere quali siano le loro sorti? E qui la riflessione diventa più profonda e va a muoversi su un terreno minato. 
Perché è abbastanza dicotomico, se non quasi schizofrenico, accarezzare il proprio cane, coccolare il proprio gatto e poi cibarsi di carne o di pesce o anche di loro derivati. Come si può giustificare un tale atteggiamento? Magari a fare questo sono, poi, quelle stesse persone che si scagliano con ferocia contro il festival di Yulin (esecrabile ovviamente, ma non meno cruento delle atrocità, a cui sottoponiamo ogni giorno nei nostri macelli centinaia di animali) o contro le fabbriche di pellicce prodotte scuoiando vivi cani e gatti (magari non ci avete mai pensato, ma non è che i conigli siano felici di venire spellati vivi per produrre capi di abbigliamento). 

Il terzo punto è quello per me più doloroso. Alcune sere fa ho partecipato ad un seminario sull'alimentazione di cani e gatti; erano presenti tantissime persone, tutte attente alla salute dei propri pet, tutte là concentrate a prendere appunti e a fare domande sul come dare la corretta dose di cibo ai propri cani e gatti, per farli vivere al meglio...eppure quando il relatore ha posto la fatidica domanda: "Quanti di voi sono vegetariani o vegani?" abbiamo alzato la mano in cinque! Cinque su cinquanta...una percentuale scadente, se non vergognosa.

E questo mi riconduce alla riflessione iniziale, per cui esistono, anche per gli animalisti, animali di serie A ed animali di serie B

Io vorrei che queste persone, che si professano animaliste (termine, tra l'altro, abbastanza odioso a mio avviso) invece di continuare a fare gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia, iniziassero a prendere coscienza veramente di quello che succede negli allevamenti. Vorrei che non passassero oltre, quando vedono alcuni filmati in rete, perché "troppo sensibili per osservare alcune scene!" Ma sensibili di cosa, se poi continuate ad essere voi i principali promotori di questo mercato della morte, nutrendovi di carne e di pesce o anche di loro derivati?

Gli animali sono tutti uguali. Hanno tutti amore da dare, voglia di giocare, bisogno di stare a contatto con la propria mamma appena nati, esattamente come noi.

Il 30 dicembre scorso sono stata a visitare il Rifugio Hope (vi consiglio di andare, perché davvero è un'esperienza bellissima) e qui ho potuto passare alcune ore insieme a creature fantastiche: maiali, conigli, capre, pecore, cavalli, vacche e tori....

Tutti pronti a socializzare, a ricevere una carezza o un pò di verdura, senza più bisogno di temere in contatto con gli umani, perché là sono, ormai, al sicuro.

Tutti unici e speciali, come solo gli animali sanno esserlo. A colpirmi è stato però un bufalino, un piccolino smarrito e in cerca di attenzioni, recuperato dopo che era stato legato e gettato via, pronto per morire, solo perché maschio, quindi inutile per produrre latte e, di conseguenza, mozzarella: in altre parole semplice merce da gettare.



Lo vedete qui nella foto, mente ciuccia il latte da un mega biberon appositamente attrezzato per le sue esigenze.

Ecco, questa creatura è la vittima designata (in questo caso per fortuna tratto in salvo) del nostro bisogno di mangiare mozzarella di bufala. Un bisogno falso, ma soprattutto un bisogno crudele perché dietro ad ogni morso di questa prelibatezza regionale c'è un cucciolo lasciato a morire subito dopo essere nato.

E parlo della mozzarella, ma potremmo fare lo stesso discorso per le uova o anche per il miele e mille altri prodotti ancora.

Questo è l'essere umano, la creatura intelligente ed illuminata che, a detta di alcuni, avrebbe elevato di rango anche lo status di cani e gatti.

Io credo che ci sia qualcosa di profondamente distorto in tutto ciò. Infatti ancora una volta noi pensiamo di poterci arrogare il diritto di stabilire quale sia la scala gerarchica degli abitanti del pianeta: prima noi (l'antropocentrismo sarà la rovina della Terra), poi cani e gatti e poi tutto il resto degli animali, che sono a nostro servizio per essere mangiati, scannati, depredati delle zanne, munti della bile, esposti su una palla nei circhi o chiusi in acquari a vita nei delfinari.

Dovemmo essere noi animalisti i primi a dare il buon esempio a tutti, cambiando stile di vita, ma cambiandololo realmente e, soprattutto, mostrando rispetto ed amore verso qualsiasi creatura, che incontriamo ogni giorno lungo questo nostro viaggiare.




giovedì 24 gennaio 2019

Dominion - il video integrale in versione italiana



Ora questo interessante documentario girato in Australia è presente su youtube anche nella versione italiana.

Si tratta di una testimonianza filmata da non perdere, che racconta gli orrori dello sfruttamento animale in ogni settore, ma soprattutto in quello degli allevamenti intensivi, all'interno dei quali gli animali sono sfruttati e, poi, destinati a morire per l'alimentazione umana.

Scene e parole che rimangono impresse, che non possono in alcun modo essere ignorate, né tanto meno dimenticate, perché narrano di orrori, che difficilmente è possibile cancellare dai propri ricordi, una volta che si è avuto il coraggio di guardarli fino in fondo, fotogramma dopo fotogramma....






E' importante diffondere il più possibile questo documentario, proprio per farlo conoscere a tutti, per far sì che non si possano costruire ancora oggi alibi e pretesti, quali "Ma io non sapevo" o "Io non credevo"...è tempo di aprire gli occhi, di fare delle scelte eticamente corrette e di non nascondersi dietro pretesti e scuse.




mercoledì 16 gennaio 2019

Qui i cani non possono entrareI E chi lo ha stabilito?




Quante volte usciamo di casa con il nostro bel programma degli acquisti già pronto in testa e poi ci troviamo di fronte all'odioso cartello con la scritta "Qui i cani non possono entrare"?

E quante volte, quindi, cambiamo itinerario e piani per non lasciare i nostri amici a quattro zampe legati fuori ad un negozio?


Di sicuro tutto ciò avviene abbastanza spesso, perché non è così infrequente che mi senta porre la fatidica domanda: "Ma i cani dove possono entrare?".

Molti rimangono spiazzati di fronte al cartello di divieto e desistono immediatamente dal provare ad accedere all'interno del negozio, perché ancora esiste tantissima confusione rispetto a questo delicato argomento.

Dico delicato perché la scelta di lasciare il proprio cane legato fuori alla porta di un esercizio commerciale non è di certo tra le più sagge.

Innanzitutto perché qualcuno potrebbe passare e portarsi via l'animale, così come spesso capita; inoltre, il cane spaventandosi perché lasciato da solo, potrebbe rompere il guinzaglio e fuggire oppure attaccare qualche passante e certamente nessuna di queste situazioni ci è di grande aiuto per vivere meglio.

Tralascio casi estremi, come quello accaduto nel periodo di Natale nel mio quartiere - Monteverde - dove uno sventurato jack russell, lasciato dalla proprietaria legato ad uno dei ganci, che si trovano appesi spesso all'esterno dei supermercati, è stato letteralmente travolto ed ucciso da un altro cliente, che stava facendo in quel momento manovra con la propria autovettura e che non lo ha visto. Ma si può morire così?

La passeggiata con il proprio cane deve essere un piacere e non una fonte di stress o un acrobatico salto ad ostacoli, tra un entra ed un esci da un negozio all'altro, alla ricerca dell'esercente compassionevole che ci accolga entrambi.

Per questo motivo cercherò, oggi, di fare un pò di chiarezza rispetto a quanto prevede il Regolamento Comunale sulla tutela degli animali di Roma, anche se proprio in questi giorni si sta rivedendo tale documento e, a breve - almeno si spera -, dovrà uscirne una nuova versione.

Ma restiamo al qui e ora. Dunque, qui e ora a Roma i cani possono entrare in qualsiasi esercizio commerciale, se muniti di guinzaglio e di museruola, così come prevede l'art. 32 del suddetto Regolamento:



E, al contrario di quanto si pensa, non è che un esercente, che non vuole ammettere i cani nel proprio negozio ha facoltà di farlo solo mettendo esposto il cartello di cui sopra, ma deve chiedere specifica autorizzazione per poterlo fare.

Le cose, perciò, sono ben diverse da come le immaginiamo perché - come recita sempre l'art. 32, al comma 2 - "viene concessa la facoltà di non ammettere gli animali al proprio interno a quegli esercizi che inviano comunicazione all’Ufficio competente per la tutela degli animali" e, per di più, tale autorizzazione, una volta ricevuta, deve essere esposta sulla vetrina del negozio.

Ops, ma guarda un pò che strano! Spesso si crede proprio il contrario; ossia si pensa che sia buono chi ci permette di accedere nel proprio locale, mentre, in realtà, si tratta solo di una persona che sta rispettando la legge.

Per fortuna ci sono molte esercenti che consentono l'accesso ai cani nei propri negozi (compresi i supermercati!), ma se vi trovate di fronte ad ostruzionismo potete avvalervi del Regolamento, che è dalla vostra parte.

Io personalmente evito le guerre inutili, anche perché la vita è già abbastanza faticosa per doversi buttare a capofitto anche nella lotta contro il negoziante, che non ama i cani (i miei li amo io e mi basta e mi avanza!).

- Speed e Trilly -
D'altro canto, però, segno nella mia personale lista nera tutti i negozi o i locali, in cui i cani non sono graditi, ed evito accuratamente di entrarci, anche perché la città è piena di offerte commerciali e non muoio se devo fare qualche metro in più per poter acquistare lo stesso prodotto, ma insieme ai miei amici a quattro zampe.

Tutto ciò comporta da parte di noi umani, che viviamo insieme ad un cane, il rispetto delle civili regole di convivenza, per cui è fondamentale stare attenti, quando si entra in qualsiasi locale o esercizio commerciale, a che il proprio amico a quattro zampe non sporchi o danneggi nulla...ma niente di più.

Il resto è già deciso e stabilito dalla normativa vigente.

Rimane, in ogni caso, in vigore il vecchio detto Chi non mi ama, non mi merita, soprattutto quando non ama il mio cane, per cui se un locale proprio non va...ricordatevi di passare sempre oltre!




venerdì 11 gennaio 2019

Un tram chiamato...incubo! Ecco come il mito del wurstel riesce a stendere un vegano



E, come ogni mattina, anche oggi mi sono preparata all'assalto quotidiano al tram per arrivare felicemente a lavoro. Primo step dunque: conquistare un posto in prima fila sulla banchina, per evitare di rimanere incastrata tra chi scende e chi sale, ritrovarmi con un gomito nella schiena e uno zaino in pieno stomaco e non riuscire a muovere un passo. Secondo step: entrare ed individuare immediatamente un angolo di tram libero, in cui sistemarmi e sperare di non venir schiacciata fin quando non si arriva a destinazione. Terzo e ultimo step: tenere duro, tenere duro e tenere duro, che tanto prima o poi anche questo trasbordo finirà e si potrà tornare a toccare terra, sistemandosi cappotto e cappello, che nel frattempo mi hanno semi strappato tra uno spintone e l’altro, e verificando che sia ancora tutto a posto nella borsa, altro punto debole da difendere sui tram capitolini.
Ebbene questa è la sfida quotidiana, a cui sono sottoposta ogni giorno per arrivare a lavoro, come qualsiasi altro sventurato romano, che usa il trasporto pubblico. E, invece, questa mattina il miracolo: tram semi vuoto, posto a sedere e nessuno che imprecava o strillava con il malcapitato di turno, per sfogare tutte le proprie frustrazioni.
Quindi mi siedo, apro lo zaino, prendo il libro ed inizio a studiare. Ma come si dice? “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi” e così, dopo una o due fermate, salgono sul tram tre signore, ben vestite, truccate e curate, sulla quarantina, grandi amiche tra di loro e, soprattutto, amiche di una quarta sventurata – al momento non presente -, di cui discutevano animatamente.
Inizialmente ho cercato di non ascoltare, di attivare il filtro selettivo per rimanere concentrata sul libro di testo, ma ogni sforzo è miseramente crollato nel momento in cui ho sentito pronunciare da una di queste simpatiche signore la magica frase: “Hai capito come sta? E’ VEGANA!!! Ma io je l’ho detto sa? Je l’ho proprio detto che mica je fa bene sta frutta secca…e magnatelo un wurstel, che bisogna pure nutrisse de robba bona nella vita!!!”.
Ecco qui ho proprio chiuso il libro e sono rimasta ad ascoltare tutta la loro conversazione (lo so non è educato, ma tutte e tre parlavano animatamente esattamente ad altezza orecchio quindi, anche volendo, proprio non avrei potuto non farlo!).
Così in breve ho ricostruito la situazione…La quarta persona che era oggi assente, la malcapitata amica delle tre esperte di alimentazione, da qualche tempo è diventata vegana e questo, a loro dire, la porterà alla morte, perché si tratta di una forma vera e propria di anoressia. Beata ignoranza!
Di conseguenza una delle tre, nel periodo di Natale, l’ha invitata a cena a casa sua e per spronarla a tornare in sé le ha fatto vedere un video di come viene strozzata una gallina (io al posto della loro amica l’avrei uccisa sul posto, poi se volevano avrei anche fatto un video su di lei, anche se non mi sembra che fosse un soggetto così tanto interessante).



La povera malcapitata, con la quale la vita deve essersi proprio accanita per metterle davanti tre amiche del genere, alla vista dell’uccisione della povera gallina si è sentita male ed è svenuta (e qui le tre giù a ridere)…
Secondo la tuttologa del gruppo, però, lo svenimento non sarebbe dovuto ad una forma di sensibilità, ma alla scelta vegana, che rende deboli, “te fa magnà le mandorle e le noci” e da qui era scattato l’illustre consiglio di farsi un wurstel per passare ad un’alimentazione sana.
Ma non finisce qui. Sempre da quanto raccontava le ha fatto vedere anche la sua borsa e le sue scarpe di pelle, proprio per dimostrarle che gli animali servono per noi, ma che sono ste idiozie vegane?
Se ancora non fosse sufficiente tutto ciò per descrivere il grottesco della situazione mattutina, interviene un’altra dello splendido trio e fa la sua rivelazione finale: “Io quando ci avevo problemi de salute so annata dar nutrizionista, ma questa dove la mannamo? Mica lo so do se curano sti vegani”.
E qui confesso che, ormai, anche io parlavo da sola per non alzarmi e tirarle giù dal tram.
Ora mi domando (anche se sto imparando che è bene non porsi troppe domande): ma possibile che siamo nel 2019 e ancora esiste tanta ignoranza? Ma perché, oltre a spendere tanto tempo a truccarsi e a incollarsi della plastica sulle unghie, la gente non legge anche un libro e si informa prima di parlare?
Intanto non credo che un video, che mostra l’uccisione di un animale, sia educativo, né spronante, né tanto meno divertente, ma magari è solo un mio punto di vista…
Secondo: chi l’ha detto che vegano corrisponda ad anoressico? Se così fosse non dovrei stare attenta alla dieta e non ci sarebbe bisogno di ricorrere ai nutrizionisti (eh si mi dispiace sfatare un mito alle tre splendide signore, ma esistono dei nutrizionisti vegani!).
Terzo: ma di tanti cibi insalubri che esistono in commercio, come può venire in mente ad una persona normo dotata di offrire un wurstel, quale esempio di buona alimentazione?
Ah già, verosimilmente le tre non erano esattamente dei geni!
Per fortuna (mia, ma anche loro perché non so per quanti secondi ancora mi sarei trattenuta ancora prima di sbottare), poco prima del capolinea le tre signore sono scese e salutandosi si sono ripromesse di fare la loro buona azione quotidiana: “Beh dai almeno mannamole un messaggio poraccia…mica se po’ lascià da sola mo che sta in queste condizioni!”.
Cara amica di queste tre dementi spero che la vita con te sia più clemente e che ti tolga davanti questo lato oscuro di umanità…
Io, invece, da domani mattina, prima di salire sul tram (e, a ben pensarci, se salgono dove salgo io potrei anche avere la fortuna di averle proprio come vicine di casa, se non altro come coabitanti del quartiere) darò sempre una bella occhiata approfondita al resto degli assalitori, stretti insieme a me sulla banchina pronti per l’arrembaggio del mezzo pubblico, e se rivedo ancora queste tre debosciate svicolo dalla parte opposta del tram, se no quando finisco di studiare il mio libro?