L'incontro è per domani mattina, lunedì 15 settembre, alle ore 10:30 davanti al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in Via C. Colombo 44 a Roma.
E' qui, infatti, che alcune delle più note associazioni animaliste, tra cui Animalisti Italiani ONLUS, Irriducibili Toscani, LAV, OIPA, Collettivo Antispecista Latina, Associazione Diritti Animali di Pomezia e GRIDER, si sono date appuntamento per chiedere le dimissioni di Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, accusato di essere responsabile della morte dell'orsa Daniza, insieme alla Provincia di Trento.
Una morte quasi annunciata, una fine dolorosa per una mamma che ha avuto come unica colpa quella di difendere i propri cuccioli, all'interno del suo stesso territorio.
E ora, se non bastasse già il fatto in sé, che rivela - se mai necessario - per l'ennesima volta quanto la tracotanza umana vada, ormai, al di là di ogni limite, ci sono anche i cuccioli stessi in pericolo di vita. Ce la faranno da soli a superare l'inverno? Gli esperti dicono di no, che hanno bisogno di aiuto, ma per ora tutti guardano e nessuno fa nulla...
Le associazioni animaliste non ci stanno ad assistere impotenti ad un ennesimo omicidio e, dunque, chiedono, come prima cosa, la rimozione di coloro che istituzionalmente hanno avuto un ruolo di primo piano in questa vicenda. Apparentemente non sono stati gli esecutori materiali della morte di Daniza, ma di sicuro sono stati loro ad "armare" la siringa dei veterinari...che poi - mi chiedo - ma perché si decide di fare il veterinario, se poi non si riesce neppure ad anestetizzare un animale? Errore, forse voluto? Chissà...questa è una domanda alla quale non facilmente si avrà mai una risposta...
Chi sbaglia paga, recita un antico proverbio. E, siccome, Vox populi, Vox Dei, allora è bene che anche qui qualcuno paghi, si prenda le proprie responsabilità per aver interrotto un esistenza e aver lasciato orfani due cuccioli....Senza dimenticare, che nel frattempo un altro esemplare di orso è stato trovato morto in Abruzzo.
Ricordo che, in tempi non sospetti, avevo qui già segnalato la vergogna di quanto succede in Trentino, dove prima si sono presi i finanziamenti per il ripopolamento degli orsi ed ora questi, invece, si abbattono perchè "pericolosi", tanto che la LAV aveva già fatto una denuncia in merito...ma, allora, quanto dovrà andare ancora avanti questo scempio?
E' ora di dire basta, non si può essere complici di tanta incoerenza. Noi ci saremo, appuntamento, perciò, a domani, in piazza!
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