Sono 850 i Comuni italiani che hanno deciso di bandire botti, petardi e fuochi di artificio per la notte di San Silvestro 2015.
Un numero significativo, un primo passo nel riconoscimento dell'assurdità di una tradizione che non ha nulla di divertente, né di edificante. Sono stati creati slogan, diffuse locandine (alcune delle quali aiuto a condividere anche qui), ma sembra senza effetto, almeno per Roma.
Primo ferito grave già registrato. In ospedale, in pericolo di vita per un occhio perso e due mani mutilate: stava costruendosi un petardo artigianale in casa. Alcuni cani altrettanto mutilati: solo qualche giorno fa la foto di un cane con un petardi esploso in bocca ha fatto il giro della rete. Due vite spezzate, per cosa? Per un petardo...
Trovo personalmente che tutto ciò sia assurdo. Soprattutto in questo preciso momento storico: abbiamo l'allerta terrorismo, ce lo ricordano ogni giorno. Temiamo che qualcuno metta una bomba e faccia saltare parte della città, ma difendiamo a spada tratta i botti, non ci interessa altro. Siamo in emergenza inquinamento, giriamo in città a singhiozzo ora pari ed ora dispari, ma i fuochi d'artificio li manteniamo...sono una tradizione!
E chi se ne frega del terrore degli animali, del loro cuore che sembra scoppiare ad ogni nuovo colpo...che importa quanti feriti inutili andranno a saturare i pronto soccorso degli ospedali...a chi interessa della paura di chi vive per strada e rischia di essere colpito dal petardo di turno lanciato dal balcone...
Anzi proprio oggi ho incontrato un papà con il figlio piccolo per mano e quest'ultimo aveva una busta piena di girandole, scoppiettii vari e altri attrezzi del mestiere. Pensavo...ma cosa sta insegnando quel tipo a suo figlio? Ah già tramanda le tradizioni! Come non averlo capito immediatamente?
Personalmente trascorrerò come ogni anno la notte del 31 con i miei cani, i miei gatti e il resto dei piccoli amici pelosi in casa. Al sicuro con una carezza pronta per ogni botto (qualcuno dirà che non è educativo...non importa non ho alcuna presunzione di educare, ma solo di amare!).
Ho letto di preziosi consigli dati da "animalisti doc" sul come mollare i cani in casa per andare fuori, lasciando la televisione ad alto volume. Ognuno fa come crede, io credo che una scelta di responsabilità quando si adotta un cane comporti anche il tenerlo vicino nei suoi momenti più difficili e la notte di Capodanno, grazie al genere umano ed alla sua evoluzione, è proprio uno di queste.
L'amarezza maggiore è che a Roma ci siamo liberati di Marino, ma non del malessere. Chissà quale interesse spinge a mantenere una tradizione così barbara tra la popolazione. Il prossimo anno bisogna organizzarsi per tempo e chiedere a Babbo Natale di farci questo regalo: niente botti, né petardi! Ah Babbo Natale non esiste? Beh neanche la civiltà capitolina, quindi rimarranno solo due sogni.
Nessun commento:
Posta un commento