Foto presa da Facebook. rende molto bene l'idea e ringrazio l'autore |
Questa mattina, come ogni giorno in cui la sveglia mi tormenta più o meno all'alba, correvo finendo di sistemare e, tra una pappa e l'altra ai pelosetti di casa, mi ha colpita una notizia data da "Buongiorno Italia" su RAI 3: "Maxi sequestro in un allevamento "lager".....
La parola "lager" mi è arrivata dritta dritta fino al cervello, facendo tintinnare in serie i neuroni o almeno quelli che a quell'ora sono già in funzione.
Finalmente anche l'opinione pubblica comincia a comprendere che il modo in cui si stanno trattando gli animali è simile alle modalità con cui, non troppi anni fa, anche se molti fanno finta di dimenticare, sono stati trattati gli esseri umani.
E, cosa ancor più sconvolgente, questa parola associata non ad un animale da affezione, ma ad un "semplice e comune bovino", ossia ad un quadrupede, che molti (credo gli stessi che fanno finta di dimenticare le torture naziste) si ostinano a pensare che non esista se non sotto forma di bistecca.
Che qualcosa si stia smuovendo nella coscienza popolare? Che, finalmente si stia intuendo che la vita va rispettata, omaggiata, tutelata e non derisa e sfruttata per i propri interessi (soprattutto se questi coincidono con un ingozzamento a tavola)?
Le immagini girate all'interno dell'allevamento erano raccapriccianti: animali stipati, che vivevano con le zampe sommerse dai loro stessi escrementi. Tavole taglienti su cui muoversi (perché poi i bovini sono famosi per la loro agilità!) e schegge di legno conficcate nel corpo...
In questi giorni alcuni "ben pensati" sui social network si sono dichiarati indignati dall'accostamento fatto tra dolore umano e dolore animale, tra lager e allevamenti intensivi...
Cari signori - mi viene da domandarmi - ma cosa vi dà il diritto di pensare che la vostra paura e le vostre sofferenze siano di serie A, mentre quelle di un animale siano di serie B? Chi vi fa giudici di un'altra esistenza? Chi dice che per colmare i vostri stomaci -che poi il più delle volte sono già oltre misura - dobbiate far cessare il battito del cuore di un altro animale come voi?
Perché - scusate se mi permetto di ricordarvelo - in quanto uomini e donne siamo proprio animali anche noi, tali e quali, nulla di meno nulla di più...
Ah già - sempre i ben pensati - affermano: "Ma noi abbiamo il raziocinio, gli animali no...".
Giusto, vero, esatto...solo che credo che lo stiamo perdendo e trasformando in crudeltà, freddezza, ma soprattutto stiamo distruggendo la nostra capacità empatica e questo è il peggiore dei mali!
Quindi a chi continua a pensare che il dolore animale non ha alcun valore, vorrei solo dire che questo non è un ragionamento umano, né animale, ma proprio da bestie...fate un pò voi!
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