venerdì 2 settembre 2016
Riflessioni...ad alta voce, ma non troppo
Di sicuro quella che volge al termine non è stata per me un'estate semplice.
Tra privato e pubblico il cuore ha più volte tremato, unito anche a quel tremare della terra che ha messo parte del nostro Paese in ginocchio di fronte al furore degli eventi....
Ma questa è la vita, con i suoi alti e bassi, i suoi sorrisi e le sue lacrime e così va vissuta. Diventa, allora, fondamentale saper trovare, tra fulmini e saette, quei piccoli riflessi iridati dell'arcobaleno, che danno poi il vero senso al tutto.
Nel mio caso uno spiraglio luminoso di luce è arrivato dalla possibilità di poter partecipare alla campagna di prevenzione dell'abbandono dei conigli, dal significativo e provocatorio titolo "Se mi abbandoni il coniglio sei tu"....
Un lavoro durato alcuni mesi, nel corso dei quali si sono mobilitate le più importanti associazioni italiane specializzate in conigli, cavie e piccoli roditori (AmiCOniglio, Addestrare Conigli, Conigli & Co., Conigliamo, Coniglietti Genovesi, Coniglio codino a pon pon, Conosciamo e aiutiamo i conigli, Felici Zampe, Follow the bunny, Gli angeli di Giada, Help coniglietti, Il bianconiglio, Il mondo dei conigli, Il prato dei conigli, La collina dei conigli, La tana di Oreste, La voce dei conigli, Le grandi orecchie, Mondo carota, Opera animalia), oltre alla LAV ed Animal Equality, per rendere possibile un sogno: tutelare questi piccoli amici a quattro zampe, ormai presenti in tantissime case, ma ancora associati a ricette culinarie, più che ad animali da compagnia.
Momenti di confronto e di crescita reciproca, ma soprattutto momenti di incontro e di conoscenza.
Ed è proprio in tale occasione che ho conosciuto Fabio Marcone, volontario dell'associazione romana AmiCOniglio Onlus, il quale mi ha lasciato una riflessione precisa e puntuale del suo vivere ed essere volontario attivista...una riflessione che voglio condividere con tutti voi:
"Quasi a sorpresa, forse un poco ci speravo, forse lo temevo…. Mi viene richiesto di scrivere cosa penso, di provare con la parola ad attirare la curiosità delle persone, affinché possano leggere fino alla fine, poiché questa è forse l’unica possibilità per essere ascoltati da una massa che ormai guarda le figure. Che le mostra agli altri come proprie. E che non ne conosce il senso. Beh il tema è l’abbandono di animali. Così facciamo subito una scrematura. Io non ho animali perché non mi interessa, io non lo farei mai, gli animalisti sono tutti matti, i bambini sono più importanti…. Ecco potete smettere di leggere. E non dite che non vi ho avvertito prima. O se volete, ora provate a pensare con la mia testa, a guardare con i miei occhi, a sentire con il mio cuore. Io ho provato con il vostro. Abbiamo idea di quante frasi fatte ci sono che vengono usate come proprie, di quante parole seminate da altri, che vengono raccolte prive del loro senso intimo e sperperate come capita. Quando domandi “come mai rinunci a loro? Come fai a tornare a casa senza? Come dimentichi? E come lo insegni ai tuoi figli?” Non c’è allergia, non c’è crisi, non c’è verità, non c’è malattia, non ci sono giustificazioni. Non ce ne sono. Una vita rimane sempre una vita. E noi abbiamo la possibilità a monte di effettuare delle scelte. Ed è a monte che si risolve il problema dell’abbandono. Possiamo decidere di essere felici anche come siamo, senza il bisogno di un’altra vita intorno alla nostra. Possiamo trovare in noi tanti valori da condividere, tante attività, tante emozioni da provare, da soli o nel proprio nucleo familiare. Ma se scegliamo un’altra vita, deve essere per sempre. Dobbiamo conoscere prima di tutto. Perché la conoscenza può aiutare noi e chi accudiamo. E dobbiamo valutare, e sempre domandarci cosa faremmo se… Perché quando c’è di mezzo un’altra vita oltre la nostra, non possiamo improvvisare, non possiamo scaricarle addosso la nostra insufficienza, non possiamo accusarla di colpe non commesse e condannarla al nostro posto. Non è giusto. Non vi capirò mai. Non vi perdonerò mai. Oggi, sulla soglia dei 40 anni, scopro di avere un preconcetto."
Parole dettate dal cuore, che forse qualcuno giudicherà dure, ma chi si trova al fronte, chi ogni giorno combatte contro sfruttamento, maltrattamenti e abbandoni sa bene che valore possiedono, quale significato veicolano in sé...
Da parte mia va un immenso grazie a Fabio per tutto quello che fa, che ha fatto e, soprattutto, per come lo fa e lo ha fatto. Perché alla fine quel che conta è il saper mostrare il lato più umano, proprio per aiutarci a ricordare che empatia, attenzione e cura sono doti che non possono essere messe da parte se davvero si vuole ancora fregiarsi della nostra umanità.
Ripartiamo da qui, dunque, anche con un piccolo gesto: partecipiamo alla raccolta firme della campagna Coraggio coniglio, promossa dalla LAV e da Animal Equality, per il riconoscimento del coniglio quale animale da compagnia e non quale pietanza da inserire in un menù...
Un'ultima cosa: quella in foto qui sono io, ma non è importante!
Il vero protagonista (e non poteva essere diversamente) è il pelosetto, che ho in braccio: Romolone! Adottato da Amiconiglio, in seguito ad abbandono (probabilmente perché venduto come coniglio nano e diventato poi gigante!) abbiamo condiviso insieme due stupendi anni di vita e, proprio all'inizio di questa campagna di prevenzione, purtroppo mi ha abbandonato...questo è un piccolo modo per ricordarlo e per unirmi alle parole di Fabio, per cui se scegliamo un'altra vita, allora è per sempre!
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