Avete mai provato la terribile sensazione di essere colpiti dal rumore del silenzio? Quel silenzio penetrante, che provoca la perdita di un piccolo amico a 4 zampe.
E, oggi, è di nuovo qui a farsi sentire. Sarebbe bello potersi chiudere le orecchie e non lasciarlo entrare, ma è impossibile. Sta qua...e non è possibile in alcun modo mandarlo via.
Spesso le persone si lamentano quando sentono i cani abbaiare. Eppure come sarebbe bello poterli sentire ogni giorno fino all'ultimo della nostra esistenza, non essere mai costretti a dir loro addio e doverci separare.
E così anche tu piccola Ginevra poco fai te ne sei andata per sempre. Hai deciso che era ora di tornare ad essere un angelo e di volartene lassù sul ponte dell'arcobaleno. Chissà quanti amici hai ritrovato...Demos, Athos, Nanà, Romoletto...
E, così come hai vissuto sempre, fiera e caparbia, anche nella malattia sei stata un cane dignitoso e hai scelto di andar via in silenzio, senza far pesare la tua assenza, anche se - mi dispiace per una volta contraddirti - quest'assenza, invece, ci peserà e non poco.
Non eri il mio cane ufficialmente, ma per me sei sempre stata il mio terzo cane. Ricordo ancora quando siamo venute a prenderti e tu eri tra i tuoi fratellini. Chissà perché ho scelto te, proprio io che non ho neppure scelto i miei due cani, e con il tempo sei cresciuta così, come spesso dicevano, un pò somigliante a me.
Testarda, fiera, poco incline a stare nel branco, pronta a "timbrare" chi si dimostrava troppo invadente, ma tenera e fedele come ben sa chi per 12 anni ha potuto tenerti al suo fianco e ha ricevuto da te così tanto amore.
Ogni volta che ti ho vista insieme a papà ho capito cosa significasse realmente l'amore tra un cane e il suo padrone.
Noi due, invece, abbiamo vissuto brevi vacanze insieme e l'ultima proprio pochi giorni fa. Vacanze in cui ti sei adattata a vivere con cani, gatti conigli, sempre fiera e sempre unica come solo tu sapevi essere.
Oggi hai compiuto il tuo ultimo viaggio e il dolore che sto provando in questo momento mi sta lacerando dentro. Avrei voluto averti sempre qui, ma a volte, proprio per amore, bisogna saper lasciare andare.
Ora non resta, dunque, che il silenzio e quello non passerà mai. Il silenzio della tua assenza. Mi consola solo sapere che hai vissuto 12 anni di pura felicità, tra amore infinito da parte di mamma e papà, coccole, giocattoli, pappe sempre pronte e lettini comodi su cui poter riposare.
Voglio ricordarti così, perché alla fine quel che conta è solo e soltanto come si è vissuto e tu hai avuto tanto e hai saputo dare ancora di più. Vorrei lasciarti qui scritte infinite cose, ma so che non serve perché tu hai sempre saputo tutto.
Ciao bimba Gina fai buon viaggio e porta con te le mie lacrime, che possano ricordarti sempre tutto l'amore che provo per te!
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