- Felipe - |
Chi vive con uno o più gatti sa bene quanto questi piccoli amici a 4 zampe possano essere sofisticati nelle loro scelte alimentari. A chi non è capitato di comprare decine di scatolette o di crocchette della stessa marca, una volta visto l’apprezzamento del micio per quello specifico cibo, per poi scoprire che, già il giorno dopo, il gatto lo snobba e lo rifiuta? Anzi, si avvicina alla ciotola e ci osserva come per chiederci di chi sia quella pappa, che lui proprio non vuole!
I gatti in fatto di alimentazione la
sanno lunga, per cui è bene documentarsi prima di accogliere uno di questi
piccoli amici nella nostra abitazione.
Esistono, allora, poche regole da
seguire, ma preziose quando vogliamo aiutare i nostri pet a nutrirsi in maniera corretta e salutare, tentando, per quanto
possibile, allo stesso tempo, di salvaguardare le loro predilezioni in materia
di alimentazione.
A prescindere dalla personale scelta percrocchette piuttosto che per alimenti umidi oppure cibo preparato in casa,
diverse opzioni, che ciascuno può definire insieme al proprio veterinario di
fiducia, anche basandosi sul proprio stile di vita e sulle specifiche esigenze
del gatto, esistono, però, altre piccole indicazioni da seguire.
Qui ve ne suggerisco alcune, quelle più
elementari, legate soprattutto alla scelta della ciotola, ma sarà la vostra
convivenza quotidiana con il piccolo felino a farvi scoprire i suoi vizi e le
sue richieste, proprio come solo un gatto sa fare.
- Trilly e Fiero - |
Prima
regola: posizionare la ciotola in modo corretto
Partiamo, perciò dalla prima regola,
perché può sembrare forse una banalità, ma il posizionamento della ciotola è per il gatto proprio il primo
elemento di scelta per decidere se mangiare o meno quello che gli viene dato.
Mai mettere, quindi, il suo piattino nei
pressi della lettiera, perché il micio non ci si avvicinerebbe neppure se
affamato, disturbato dagli odori sgradevoli (che ricordiamo sempre gli animali
sentono fortemente amplificati rispetto a noi), che quest’ultima emana.
Se vi è capitato di osservare qualche
documentario sui grandi felini - leoni, tigri, leopardi -, avrete sicuramente
notato il fatto che le prede uccise vengono, il più delle volte, semi
sotterrate o mangiate dal branco, sempre in luoghi appartati, lontani da dove
gli animali trascorrono il resto della loro giornata.
Ecco non dimentichiamo allora che
soprattutto il gatto è si un pet, ma
con un profondo legame alle sue origini naturali, ai suoi lontani parenti, che
da lui si differenziano solo per dimensioni e colori, ma non per altro.
Quindi, quando decidete di aprire le
porte della vostra abitazione ad un micio iniziate proprio con la
pianificazione corretta degli spazi.
Mettete le ciotole - una per il cibo e
una per l’acqua-, in un ambiente e la lettiera in un altro. Spazi separati e
ben definiti (se possibile impiegate proprio stanze differenti), in modo che
gli odori non si mescolino tra loro e che il piccolo amico a quattro zampe
possa godersi a pieno la sua pappa.
- Black - |
Seconda
regola: scegliere una ciotola della giusta forma
Secondo punto da valutare è proprio la
forma della ciotola, che decidiamo di utilizzare. Spesso ci facciamo attirare
dai colori, dalle forme strane e simpatiche (muso di gatto, orma delle zampe e
chi più ne ha più ne metta!), dall’aspetto che ci sembra meglio intonato con il
nostro arredamento.
Ecco al micio tutto questo proprio non
interessa, perché i suoi parametri di scelta sono ben differenti dai nostri.
La prima cosa, a cui fare davvero
attenzione, è perciò la larghezza
della ciotola. Mi spiego meglio. Se la ciotola è troppo stretta il micio, nel
momento in cui mette il muso dentro per mangiare, sbatte con le vibrisse (quelle che noi comunemente
chiamiamo “baffi”) ai lati e questo gli crea un profondo senso di disagio.
Ho già spiegato, in un mio precedente articolo,
che cosa siano e a cosa servano le vibrisse,
quindi è bene che queste non sbattano contro qualcosa, per non alterare il senso
di percezione del nostro piccolo amico.
Inoltre, la ciotola, non deve essere
neppure eccessivamente profonda,
altrimenti il micio fa fatica a prendere il cibo. A differenza del cane,
infatti, i felini hanno una lingua ruvida, che li aiuta sia nel bere che nel
mangiare, di conseguenza non occorre utilizzare contenitori profondi, per
evitare che si sporchi nella zona circostante.
Infine, sarebbe meglio che le due
ciotole, pappe e acqua, fossero separate l’una dall’altra, in modo tale che sia
più facile pulirle, lasciando l’acqua sempre a disposizione e togliendo l’altra
a fine pasto. In commercio se ne trovano alcune con doppia vaschetta, io, però,
sempre per esperienza personale, tendo a non utilizzarle.
Terza
regola: scegliere una ciotola del giusto materiale
Il materiale è davvero un componente
importante per decidere cosa acquistare o meno. Come prima indicazione, quindi,
ricordiamo che sarebbe bene scartare a priori la plastica, per una serie di motivi.
Innanzitutto perché questa tende a
trattenere odori ed impurità (a volte anche dopo essere stata lavata dal
proprietario) ed il gatto non ama mangiare in una ciotola non adeguatamente
rispondente ai suoi canoni di pulizia.
Inoltre, spesso, la plastica non aiuta a
far raffreddare adeguatamente gli alimenti e, se si decide di cucinare i pasti
dei nostri pet, è sempre meglio somministrarli
loro a temperatura ambiente, piuttosto che eccessivamente caldi.
Vanno benissimo, invece, le ciotole in acciaio inox. Questo materiale,
anallergico per definizione (tenete presente che molti gatti soffrono di
allergie alimentari o da contatto e – ve lo dico per esperienza personale -,
non è piacevole come condizione da trattare: lunghe terapie e forte senso di
frustrazione per il proprietario del gatto), infatti, non trattiene gli odori,
è facile da pulire e aiuta anche a risparmiare tempo al proprietario del micio.
Ugualmente bene vanno anche le ciotole
di ceramica, per gli stessi motivi
di quelle d’acciaio. In questo caso bisogna, però, porre attenzione solo al
luogo, in cui posizioniamo la ciotola. Mi spiego meglio.
I gatti amano mangiare in luoghi
rialzati, fa parte della loro natura, perché li fa sentire più sicuri. Spesso i
grandi felini, che vivono in libertà, portano le loro prede sugli alberi, da dove
possono controllare l’ambiente circostante, mentre si stanno nutrendo. Allo
stesso modo, i gatti domestici adorano dormire su armadi o su mensole, perché fa sperimentare loro una
condizione istintivamente familiare di serenità.
Quindi, se scegliamo l’acciaio non
abbiamo problemi se anche la ciotola cade dall’alto, ma se decidiamo che ci
piace di più la ceramica, allora, lasciamola sul pavimento. Non tanto per la
ciotola in sé, che cadendo tende a rompersi. Ma per il fatto che il gatto,
nella foga di mangiare, potrebbe comunque prendere il cibo – se non facciamo in
tempo a toglierglielo – ed ingoiare dei frammenti di ceramica, con tutte le
pericolose conseguenze del caso.
Ricordiamoci che i mici sono
imprevedibili, bisogna sempre cercare di evitare che si mettano nei guai, per
non dover poi correre ai ripari. Se mai succedesse una cosa del genere, correte
immediatamente dal vostro veterinario!
Quarta
regola: verificare sempre la pulizia della ciotola
I gatti sono animali pulitissimi. Lo sa
bene, chi ha un gatto in casa, che questo non si avvicina neppure alla
lettiera, se ritiene che non sia abbastanza pulita o che emani un odore sgradevole.
Ecco, se il micio fa attenzione al luogo
in cui si limita a depositare i propri bisogni, immaginiamoci, allora, quanto quest’animale
sia abituato a supervisionare la nostra cura del suo angolo della pappa e,
ovviamente, della sua ciotola.
Ecco perché la ciotola deve essere
sempre assolutamente pulita e va lavata, possibilmente senza l’uso dei
detersivi, laddove possibile. In particolare niente candeggina, sgrassatori e
null’altro che abbia un odore forte e penetrante.
Noi scegliamo i nostri detergenti, nella
maggior parte dei casi, proprio per il profumo. Un gatto, invece, non tollera
quegli odori, che lo infastidiscono, alterano anche sapore ed aroma del suo cibo,
per cui spesso sono dei veri e propri ostativi alla sua alimentazione.
Laviamo la ciotola dei croccantini o
dell’umido ogni volta che il micio ha finito di mangiare. Cerchiamo di non
lasciarla in giro per casa, perché potrebbe essere anche fonte di infezioni o
di contaminazione accidentale con varie sostanze.
La ciotola dell’acqua, invece, mettiamogliela
sempre a diposizione, ben pulita e con sufficiente quantità, affinché il gatto
possa dissetarsi.
In particolar modo per tutti quei mici,
che si nutrono quasi esclusivamente di crocchette, l’acqua deve essere sempre
presente, d’estate e d’inverno, giorno e notte, per evitare problemi renali.
Nelle stagioni più calde facciamo anche
attenzione alla temperatura dell’acqua nella ciotola. Non diamo mai nulla di
gelato ai nostri animali, ma assicuriamoci che l’acqua sia sempre fresca.
Aiutiamoci, anche in questo caso,
posizionando le ciotole in luoghi al riparo dal sole, tranquilli, privi di
rumori molesti o di altre fonti di distrazione.
Detto ciò, mi sembra che possiamo essere
pronti per servire in tavola ai nostri gatti ciò che più amano. Ricordate
sempre che i gatti sono carnivori stretti, che hanno bisogno di alcuni
aminoacidi essenziali – come la taurina – per vivere a lungo e bene, quindi
evitiamo il più possibile diete fai da te e rivolgiamoci sempre al nostro
veterinario per la scelta alimentare da seguire.