Anche quest'anno - come già avvenuto nel passato - Roma Capitale promuove un progetto di censimento di rondini e balestrucci.
Si tratta un vero e proprio lavoro di squadra, all'interno del quale, oltre ad esperti del settore, sono chiamati in causa anche i cittadini, che possono dare un aiuto prezioso nella segnalazione di rondini Hirundo e di balestrucci Delichon urbicum presenti nella nostra città.
L'idea di censire questi volatili nasce dalla drastica riduzione della loro presenza, legata soprattutto alla mutata biodiversità dei nostri centri abitati. A Roma, ad esempio, aumentando gabbiani e cornacchie, accanto ai piccioni - che ormai da anni sono presenti in gran numero - gli altri uccelli, inevitabilmente, hanno minor possibilità di trovare uno spazio per sé.
Tuttavia, dal momento che anche le aree rurali si vanno trasformando - quale primaria conseguenza dell'abuso di pesticidi e diserbanti -, tanto da riservare sempre meno spazi di nidificazione alle rondini e ai balestrucci, questi ultimi sono, comunque, costretti a rifugiarsi in città, dove trovano riparo soprattutto sotto cornicioni e balconi.
Ecco che allora diventa interessante cercare di fare una mappatura della loro sistemazione e in ciò sono chiamati in causa i cittadini, che vogliano partecipare al progetto.
Chiunque fosse interessato a farlo, innanzitutto, non deve far altro che entrare all'interno della piattaforma digitale Ornitho e qui troverà non solo le informazioni necessarie per attivarsi, ma anche il manuale per riconoscere le rondini e i balestrucci (che potete scaricare a questo link).
Un tempo vedere una rondine era un fenomeno comune. Oggi, invece, è davvero un evento quasi eccezionale. Nel mio quartiere, ad esempio, dove sono proprio i gabbiani e anche i pappagalli a fare da padroni, le rondini sono rare apparizioni, che, dunque, meritano la pena di essere documentate.
Sabrina Rosa
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