martedì 15 dicembre 2020

15/12/2010 - 15/12/2020 A frequentare un animale, si rischia di diventare migliori

Oggi sono esattamente 10 anni, che sei arrivato da me. Un dono piovuto dal cielo, forse una stella sul mio cammino per indicarmi la via, me lo chiedo ancora ogni giorno e la risposta non la trovo, anche perchè quello che conta è che tu sia qui e che nessuno ci può allontanare l'uno dall'altra.

La nostra storia ha avuto inizio a novembre 2010, quando, dopo aver contattato un'associazione di volontariato per adottare una cagnolina femmina marrone, cieca e simil bretoncina, mi sono vista arrivare come risposta la proposta di prendere piuttosto te: maschio, con due zampe rotte e simil pincher. E questo eri tu, così come ti ho visto dalle foto. Ad essere sincera la prima cosa che ho pensato è stata: "Accidenti quanto è brutto!".

Poi però mi sono soffermata a guardare il tuo sguardo impaurito, la tua zampetta anteriore rotta, poggiata contro quella parete fredda e grigia del box, e subito mi sono detta che sì, se eri capitato nel mio percorso di vita, qualche motivo ci doveva pur essere.

Così, dal mio si al volerti prendere, ha preso avvio la mia trafila di adozione, per cui visita pre affido, moduli da compilare e finalmente è arrivato il fatidico OK per averti, non subito, ma solo dopo essere stato castrato ed operato alla zampina.

Più i giorni passavano e più diventavo impaziente di conoscerti da vicino, pensavo a come stavi e a cosa facevi, per cui, quando mi è stato detto che saresti arrivato dopo Natale, ho smosso mari e monti per averti qui con me prima e così il 15 dicembre 2010, verso ora di pranzo Giulia ha suonato al citofono ed eri là.

Ricordo che sono uscita con il guinzaglio ed il collare comprati per te piena di apprensione; ti ho visto scendere dalla macchina con una zampa ingessata e con una fasciatura lilla, proprio dello stesso lilla dei punti di sutura che pendevano ancora sotto la tua coda, testimonianza che anche la castrazione era stato un intervento molto recente.

Uno scambio al volo con Giulia e poi eccoci qui noi due da soli. Con passo incerto ci siamo avviati verso casa, tu probabilmente curioso di capire che cosa sarebbe successo di là a poco ed io che mi chiedevo se avessi fatto davvero la scelta più giusta o se, invece, mi fossi solo fatta prendere dall'impeto del momento, perchè un cane è un impegno serio e per me che ero in casa con tre gatti, sarebbe stata una svolta importante.

Abbiamo passato i minuti successivi al nostro ingresso in casa a studiarci reciprocamente. Ricordo ogni attimo di quella giornata, come la vivessi adesso ed è una sensazione stranissima, visto che la mia memoria è molto deficitaria dopo alcune vicissitudini della mia vita, che mi hanno portato a non riuscire a trattenere troppo a lungo eventi e fatti vissuti. Ma tu sei riuscito a farmi superare anche questo.

Così, mentre esploravi la casa, io ho ripreso a lavorare al computer, ma con la coda dell'occhio osservavo ogni tuo singolo movimento e, quando ho visto che hai trovato la tua cuccetta, immediatamente ho sentito una grande pace nel cuore, certa che sì avevo fatto proprio la scelta migliore.

Le settimane successive al tuo arrivo, però, non si sono rivelate affatto semplici. Hai tirato fuori un
caratterino niente male, grandi problemi di ansia, assoluta resistenza all'essere lasciato solo in casa e soprattutto opposizione alle regole a alla convivenza con altri animali. Insomma, per dirla in termini semplici, ti sei studiato un attimo la situazione e poi hai tentato tu di dettare le regole. 

Sono stati momenti complessi, anche perchè, nel frattempo, hai dovuto subire una nuova operazione alla zampa, quindi il dolore fisico si è andato sommando a quello mentale, alle sofferenze, che ancora ti portavi dalla tua vita precedente, per cui non abbiamo trovato subito un'intesa perfetta.

Però nessuno dei due ha mollato e con il tempo, con la pazienza, anche con la voglia reciproca di scoprirci piano piano abbiamo costruito un rapporto speciale. Tu, che non ti fidavi del mondo, hai incontrato proprio me, che mi fido ancora meno di quello che sanno fare gli esseri umani verso i più deboli.

I mesi sono passati, poi gli anni, senza quasi accorgercene e nel frattempo hai trovato anche una nuova compagna di viaggio, che viene dal tuo stesso canile. Insieme ne abbiamo vissute tanta, dalle passeggiate alle giornate al mare, in cui ti arrabbi con le onde e non smetti di rincorrerle quando dal bagnasciuga tornano a riposare con il resto dell'acqua; dai tuoi furti di salame sotto vuoto al centro del tavolo in una domenica di Pasqua di tanti anni fa alle rincorse ai gatti per rubare loro un croccantino.

E tu mi hai sempre stupita. Mi hai stupita quando, appena tornati a casa dalla seconda operazione alla zampa, malgrado avessi il collare elisabettiano, una zampa bloccata con la fasciatura ed una placca con dieci viti appena messa, ed un'altra zampa ferma con inserita l'ago cannula, comunque sei voluto saltare sul letto e dormire insieme a me. 

Mi hai stupita quando hai riconosciuto Giulia dopo anni al Baubeach, tu che l'avevi vista solo mentre ti portava da me, ma che non l'avevi mai dimenticata, perchè l'amore non può essere scordato, soprattutto quando è quello di una persona, che ti ha salvato dall'inferno e ti sta donando una seconda vita.

Lentamente, quindi, abbiamo imparato che cosa è l'amore, che cosa significa conquistarlo e non darlo per scontato. Adesso basta uno sguardo per comprenderci, un gesto per capire cosa mi stai dicendo, anche se non sei e non sarai mai il cane perfetto, che non abbaia se suonano, che fa pipì solo dove deve e che spesso si mostra ancora un pò prepotente verso gli altri coinquilini.

Eppure io ti amo proprio per questo e non smetterò mai di ringraziare te e l'associazione Un tesoro di cane OdV onlus e tutti i suoi volontari per aver reso la mia vita migliore, per avermi insegnato che non ci si ferma di fronte alle difficoltà quando le cose non vanno subito bene e soprattutto per avermi dato la possibilità di conoscere un mondo per me, fino a quel momento, del tutto estraneo. 

In questo momento sono a casa a scrivere e Speed sta proprio qui accanto a me (come vedete dalla foto), steso sul suo lettino, che dorme e, ormai, non ha più paura di essere abbandonato o lasciato in qualche canile. 

I suoi peli stanno diventando bianchi, ha perso qualche dente, ma per me è sempre quel cucciolone arrivato dieci anni fa e sarà così per ogni giorno di questa storia d'amore, che vivremo insieme e che di sicuro ci ha fatto crescere e diventare così uniti.

Aprire la gabbia di un canile è davvero un gesto d'amore unico e speciale, ma un gesto che facciamo prima di tutto a noi stessi e poi ai nostri amici a 4 zampe. Adottare è una scelta importante, consapevole come prima cosa, arricchente come seconda, perchè un cane dà tutto se stesso per il proprio umano e sono sensazioni che non possono essere spiegate, ma solo vissute.

Un grazie speciale va quindi a Giulia Baliva e a tutto l'équipe di un Un tesoro di cane OdV onlus che rende tante vite migliori, meno sole e soprattutto degne di essere vissute per quello che sono.

@ brinarosa70



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