venerdì 15 dicembre 2023

Cara zia Giulia, dopo 13 anni, penso sia tempo di fare i conti io e te!!!!

 Cara zia Giulia oggi sono 13 anni che sono arrivato in questa famiglia. 

Ricordo ancora il giorno in cui hai aperto quella gabbia e mi hai fatto scendere dalla macchina per consegnarmi a quell'umana un po' strana, che mi ha guardato come fossi un oggetto curioso (ho subito capito che di cani mi sa proprio che non ne sapesse molto, meglio così sarei riuscito ad addomesticarla più velocemente!). 

Un rapido scambio di battute tra di voi e subito dopo sei andata via, portando con te tanti altri amici pelosi che andavano a stare dalle loro mamme, per cui io sono rimasto là con lei, siamo entrati in casa e ho iniziato ad esplorare questi ambienti, che ancora non conoscevo, perché io venivo dal grigio del canile e dal freddo del cemento e non sapevo che al mondo ci fosse altro.

Inoltre avevo tanto dolore perché mi avevano appena castrato e la mia zampa sinistra anteriore era rotta, operata da poco ed immobilizzata.

Devo dire però che sei stata brava con la scelta dell'umana, perché questa qui anche se un po' imbranata però mi sembrava che mi volesse bene,  anzi sin dal primo sguardo ho capito che sarebbe stata una mamma speciale. 

In effetti guardandomi intorno, mi sono accorto sin da subito che era speciale proprio tutta la famiglia in cui ero approdato, avevo tre fratelli gatti, due fratelli conigli e con loro ho subito stabilito regole di civile convivenza: qui comando io e voi vi adeguate! Diciamo che con il tempo poi in effetti tali regole le abbiamo riviste insieme e così siamo arrivati ad un compromesso diverso, ma altrettanto efficace: qui comandiamo noi pelosi e l'umana obbedisce. Molto meglio senza dubbio e, ancora oggi, tale organizzazione funziona benissimo.

Ma torniamo a quei primi giorni nella nuova casa. Avevo un letto a mia completa disposizione, cibo e acqua fresca sempre pronti per me, coccole e attenzioni, insomma una vita spettacolare se non fosse stato per quel dolore alla zampa, che mi rendeva sempre nervoso ed irascibile. Il veterinario, che mi aveva operato nel posto orrendo da cui provenivo, aveva detto che sarei guarito, ma per fortuna ho una mamma che, se si tratta di tutti noi in casa, é sempre attentissima ai dettagli, per cui non si è fidata, anche perchè non ce la faceva proprio a vedermi così. 

Un giorno quindi mi ha portato da un suo amico veterinario, Andrea Lanza (tipo simpatico devo dire, anche se mi chiama "cane matto", chissà perché....), lá mi hanno fatto diverse foto alla zampa e così hanno scoperto che non mi avevano operato bene, anzi mi avevano proprio fatto un orrore di intervento, e di conseguenza sono stato nuovamente addormentato e, al risveglio, avevo una placca di ferro e 10 viti, tanto dolore, ma anche la speranza di poter tornare a camminare. 

Il periodo di convalescenza non é stato semplice, la mamma mi portava sempre fuori in braccio e per strada tutti si fermavano a farmi una carezza, perché con una zampa immobilizzata, il collare elisabettiano, i punti sullo sterno, da cui avevano preso un pezzetto di osso, mi sa che non ero proprio un bello spettacolo. 

Ricordo ancora un muratore molto gentile, che durante la sua pausa pranzo si é avvicinato per farmi una carezza. Mamma ha urlato forte "No!'" con uno sguardo terrorizzato (perchè anche se stavamo insieme da poco tempo, aveva già iniziato a conoscermi), ma io sono stato più veloce di lei, ho fatto un salto da fermo e ho preso al volo il panino con la mortadella, che era proprio il pranzo di quel povero muratore mi sa, ma l'istinto é predominante in quelli che, come me, hanno conosciuto la fame in strada. 

Per fortuna quel tipo l'ha presa bene, anzi ha anche riso, mamma un po' meno, ma solo perché non l'avevo ancora educata al meglio rispetto agli infiniti danni, che poi ho combinato nel corso degli anni. 

Anni che sono trascorsi in fretta, mentre la nostra famiglia cresceva e, quando era caldo, allora andavamo al mare.

Ecco ero proprio in spiaggia al Baubeach, due anni dopo aver iniziato la mia nuova vita, quando ad un tratto nell'aria ho avvertito una vibrazione strana...mhh quel profumo mi era familiare e tutti sanno che noi cani abbiamo un udito speciale, per cui quel suono della voce non poteva che essere il tuo. Così improvvisamente la fuga! Con la coda dell'occhio ho visto scattare anche mamma dietro a me, spaventata perché non riusciva proprio a capire dove stessi andando, ma io ho sentivo che eri lá e dovevo trovarti. 

Infatti eccoti che spunti tra tanti altri pelosi, che mi sa stavano messi male come me un tempo, e sei proprio tu, siiiiiii...Zia Giulia, la mia salvatrice. Inutile dire che la coda é impazzita e che non avrei più smesso di leccarti, ma meglio darsi un contegno in alcuni casi, anche perché mamma inizialmente non aveva nemmeno capito chi fossi e quindi poteva restarci molto male (ti confido un segreto: mi ama da impazzire e quindi mi sa che é anche gelosa). Poi però, dopo un attimo di incertezza iniziale, anche lei ti ha riconosciuta e da allora non vi siete più lasciate. 

É bello avere una mamma ed una zia come voi, se non altro so che avrò lasciato un segno forte del mio passaggio, anche quando non ci sarò più e che, grazie a me, qualche altro peloso raggiungerà il proprio divano grazie alla vostra collaborazione, che ormai dura da anni.

i giorni sono volati, con la mia mamma ne abbiamo vissute tante insieme, momenti di gioia ed altri di dolore, ma io sono sempre stato accanto a lei. So leggerle dentro e mi accorgo di ogni minima variazione del suo umore. A volte ho leccato le sue lacrime ed allora ho visto rinascerle il sorriso in volto, perchè comunque ha capito che non è sola da quando ha anche me. 

Ecco oggi sono proprio 13 anni che sono qui con lei ed allora che dirti cara zia? Con la scelta di questa umana penso tu abbia fatto un buon lavoro, certo lei non ha mai avuto un divano questo te lo devo confessare, ma ha sempre condiviso con me il suo letto, sin dal primo giorno che sono arrivato. Ha raccolto le mie infinite pipì in casa subito dopo essere uscito dal canile (ma io non sapevo la differenza tra il mio box ed una casa, quindi non era colpa mia), mi ha perdonato quando ho davvero esagerato ed ha sempre difeso il mio essere un cane un pò senza regole, perchè a lei piaccio proprio così. 

Tra l'altro la mia mamma ha scoperto proprio qualche tempo fa che io sono stato uno dei tuoi primi salvataggi, perchè se quest'anno la nostra associazione Un tesoro di cane festeggia i suoi primi 13 anni di attività, allora mi prendo un pò un ruolo di mascotte, posso?

Oggi non sono più scattante come un tempo, ho pochi denti, vedo e sento poco, ma dentro di me sono lo stesso cucciolo bisognoso di attenzioni che hai conosciuto tu e lei questo lo sa, anche perchè mi accorgo che è ancora più attenta ad ogni mio bisogno e che sta sempre con il fiato sospeso, ogni volta che mi vede più affannato del solito. Al mattino quando mi dà le mie pasticche controlla sempre la ciotola e oggi mi ha anche fatto una colazione speciale, per festeggiarmi...

Non smetterò mai quindi di ringraziarti per tutto questo e non lo farà mai nemmeno la mia mamma umana, che grazie a me ha capito cosa sia il vero amore e soprattutto ha compreso che la fiducia si può costruire, anche se si parte da una condizione di forte svantaggio come la nostra.

Grazie, grazie, grazie dal tuo nipote speciale Speed




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