Finalmente ieri è tornata in Italia dal suo amico umano, lo chef Giuseppe Perna, Iceberg, uno splendido esemplare di Dogo Argentino condannato a morte in Danimarca, solo perché appartenente ad una razza pericolosa.
A rendere possibile l'impresa l'impegno di alcune associazioni animaliste, tra cui l'ENPA ed il Movimento Animalista, che nel corso dei giorni hanno seguito la vicenda costantemente, fino al rimpatrio dello splendido Iceberg.
Emozionante il momento del loro incontro all'aeroporto di Fiumicino, di fronte ad un nutrito gruppo di attivisti e di giornalisti, i quali hanno immortalato il fatidico momento con scatti, che stanno facendo da ieri il giro della rete.
Per chi non avesse seguito la vicenda di Iceberg, il tutto è iniziato nel mese di marzo scorso quando il cane, ignaro di quanto lo avrebbe atteso, ha fatto il suo ingresso completamento legale in Danimarca, dove tuttavia, dopo un pò di tempo, è stato notato dalla polizia locale e rinchiuso in un canile in quanto appartenente a specie non ammessa in quel Paese.
Da là è iniziata la sua triste avventura, che gli ha fatto quasi rischiare la vita.
Ma Giuseppe, il suo umano fidato, non si è arreso e con lui neanche le associazioni animaliste, per cui, dopo mesi di trattative e confronti, alla fine ieri Iceberg è potuto rientrare a Roma e ritrovare, così, tutte le carezze e l'affetto, che merita.
Una brutta avventura, se non altro con un lieto fine.
Anche in Italia periodicamente si riaccende il dibattito su razze di cani più o meno pericolose. Io per alcuni anni ho condiviso il mio percorso di vita con uno splendido cane corso e davvero di tutto potrei dire di lui, ma mai e poi mai che fosse un cane pericoloso.
Come sempre sono gli umani a rendere più o meno aggressive alcune razze attraverso la selezione genetica, l'addestramento o anche la semplice quotidiana gestione, che davvero fa la differenza.
Se teniamo un cane in giardino sempre e gli insegniamo che il suo compito è solo e soltanto quello di fare la guardia, poi davvero non possiamo lamentarci se questi aggredisce qualcuno solo perché entrato nel suo territorio.
Il cane ha fatto il suo, siamo stai noi a volerlo così!
Per fortuna per Iceberg tutto è volto al meglio. Ora per lei coccole e riposo e presto la brutta esperienza sarà superata.
In vista delle prossime vacanze di Natale informiamoci sempre prima di partire con il nostro amico a 4 zampe, proprio per non incappare in situazioni estreme come quella appena vissuta da Giuseppe ed Iceberg.
Ma Giuseppe, il suo umano fidato, non si è arreso e con lui neanche le associazioni animaliste, per cui, dopo mesi di trattative e confronti, alla fine ieri Iceberg è potuto rientrare a Roma e ritrovare, così, tutte le carezze e l'affetto, che merita.
Una brutta avventura, se non altro con un lieto fine.
Anche in Italia periodicamente si riaccende il dibattito su razze di cani più o meno pericolose. Io per alcuni anni ho condiviso il mio percorso di vita con uno splendido cane corso e davvero di tutto potrei dire di lui, ma mai e poi mai che fosse un cane pericoloso.
Come sempre sono gli umani a rendere più o meno aggressive alcune razze attraverso la selezione genetica, l'addestramento o anche la semplice quotidiana gestione, che davvero fa la differenza.
Se teniamo un cane in giardino sempre e gli insegniamo che il suo compito è solo e soltanto quello di fare la guardia, poi davvero non possiamo lamentarci se questi aggredisce qualcuno solo perché entrato nel suo territorio.
Il cane ha fatto il suo, siamo stai noi a volerlo così!
Per fortuna per Iceberg tutto è volto al meglio. Ora per lei coccole e riposo e presto la brutta esperienza sarà superata.
In vista delle prossime vacanze di Natale informiamoci sempre prima di partire con il nostro amico a 4 zampe, proprio per non incappare in situazioni estreme come quella appena vissuta da Giuseppe ed Iceberg.
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